rotate-mobile
Cronaca Villa Reale

Semeraro, Colombo e Cossa alla cena del Panathlon club

Può legittimamente esserne fiera la presidente Franca Casati, presidente del Panathlon Club Monza, che ha portato alla conviviale di ottobre tre importanti personaggi dello sport cittadino: Paolo Semeraro, Dario Colombo e Mauro Cossa

MONZA -  Può legittimamente esserne fiera la presidente Franca Casati, presidente del Panathlon Club Monza, che ha portato alla conviviale di ottobre tre importanti personaggi sportivi monzesi. Con Paolo Semeraro, ormai simbolo vincente del rally, ecco il suo fidato (e affidabile) navigatore  Dario Colombo e Mario Cossa, esploratore del Caucaso in mountain bike. Semeraro e Colombo tornavano ad una conviviale del Panathlon dopo due anni e mezzo, il tempo necessario di aggiungere altri prestigiosi successi alla loro carriera già straboccante di lusinghieri risultati: primo posto nella classe N2 al Rally Mondiale Catalunya in Spagna, identico podio, ma per la classe R3D, al XIX Rally Internazionale del Ciocchetto (Lucca), Coppa Italia Rally classe R3 diesel, Challenge Piemonte classe R3 diesel, primo posto di classe 8 e 3° assoluto della categoria 2 ruote motrici al 57° Rally Acropoli Grecia. Recentissima la vittoria di classe 9 al Rally dell’Algarve, in Portogallo.Innumerevoli poi, sempre in questo “intervallo”, altre vittorie nazionali.

Con la simpatia e la modestia che li contraddistingue, Semeraro e Colombo hanno risposto alle numerose domande poste loro dai panathleti illustrando le varie caratteristiche dei percorsi, le condizioni ambientali e il significato dei termini e delle sigle che il navigatore comunica, con particolare tempestività e precisione, al suo pilota.

Negli ultimi tempi Semeraro si sta sempre più affezionando alla mountain bike che ritiene un prezioso mezzo d’allenamento. Non siamo però sicuri che la sua rombante autovettura possa percorrere le stesse strade che hanno visto impegnato l’anno scorso Mario Cossa sul medesimo tipo di bicicletta. Stiamo parlando dei 350 km che, con una decina di bikers, ha  percorso nella regione dello Svaneti, per le valli del Caucaso Georgiano. Le strade i presenti alla cena hanno potuto conoscerle, insieme a dei suggestivi paesaggi, grazie a un bel filmato proiettato da Cossa. La nazionale è solo sterrata, costellata di pietre e con profondi solchi; chissà se la nostra immaginazione può permetterci di visualizzare come può essere sotto la pioggia o una nevicata…  Un’esperienza che, pur avendo messo a dura prova il fisico, ha apportato un mare di emozioni ed esperienze umane per quelle settimane vissute tra gente semplice capace di farti dono di un’anguria per poter pedalare un poco su una mountain bike. Alimentazione? La stessa delle popolazioni: carne di manzo, maiale, tanta verdura e abbondanti bevute per “conformarsi” interamente al territorio.

Mario Cossa, ciclista convinto con all’attivo innumerevoli km sui più prestigiosi itinerari di mountain bike in buona parte d’Europa, una volta terminata la straordinaria performance georgiana ha lasciato in dono a quella gente le biciclette del lungo viaggio. In apertura di serata la presidente aveva l'associazione al club di Andrea Piccolo, presentato dal membro Luigi Pozzi; originario di Torino è un apprezzato istruttore della Federazione Italiana Sport Equestri e vanta un pregevole curriculum in questo sport.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Semeraro, Colombo e Cossa alla cena del Panathlon club

MonzaToday è in caricamento