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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cane si ferisce al Parco: "La maleducazione mi è costata oltre 500 euro"

Il racconto della proprietaria di Ringo. Durante una passeggiata al Parco il cane si ferisce con il coperchio di alluminio gettato tra i cespugli

“La maleducazione di alcuni frequentatori del Parco di Monza mi è costata cara: un grande spavento, la paura di perdere il mio cane, e oltre 500 euro di spese veterinarie. Il tutto per una scatoletta aperta di tonno abbandonata tra i cespugli”. Adesso che fortunatamente Ringo sta bene, la sua proprietaria Manuela ha deciso di raccontare la disavventura e di ribadire ai frequentatori del Parco di rispettare la natura, di utilizzare i cestini, e di non abbandonare i rifiuti. Ringo è un giovane meticcio, adottato dalla famiglia di Manuela quando era ancora un cucciolo. Viene riempito di attenzioni e di amore, e ogni giorno fa una luna passeggiata al Parco.

La corsa dal veterinario e l'intervento in anestesia generale

“Il fatto è accaduto alcuni mesi fa – racconta Manuela a MonzaToday -. Come ogni mattina ci siamo addentrati per una bella passeggiata tra i sentieri del Parco. Non essendoci nessuno l’ho lasciato libero di camminare”. Perlustrando e annusando tra i cespugli Ringo si ferisce: tendine reciso, corsa disperata dal veterinario, e intervento immediato in anestesia totale. Ringo si salva, ma per lui inizia anche il periodo della convalescenza e successivamente viene sottoposto a una serie di trattamenti laser per la completa guarigione e il ritorno alla vita di sempre.

"Per curare il mio cane ho speso oltre 500 euro"

“Tutto questo mi è costato oltre 500 euro – prosegue la proprietaria -. Tra l’intervento, i trattamenti laser, le medicazioni, il collare elisabettiano per evitare che Ringo si leccasse la ferita”. Manuela non ne fa una questione economica anche se oggi, in periodo di emergenza sanitaria, per molte famiglie anche le cure dal veterinario sono diventate un lusso. “Il problema è che il mio cane si è fatto male a causa della maleducazione altrui – ribadisce -. E se al suo posto ci fosse stato un bambino?”. Da tempo sui social viene denunciata la cattiva abitudine di gettare i rifiuti tra i prati e i sentieri del Parco. “Il Parco è di tutti e va rispettato – ribadisce Manuela – Dobbiamo curarlo come curiamo casa nostra: a casa non gettiamo le scatolette aperte di tonno sul pavimento... Ci sono i cestini e lì vanno messi i rifiuti. Bisogna iniziare a sanzionare anche chi non rispetta queste norme”.

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