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Cronaca Limbiate

Dalla bimba palpeggiata tra i giocattoli al super ai soldi per spogliarsi: chi è "l'orco" delle ragazzine

Agli arresti domiciliari un uomo di 66 anni, di Limbiate. Tra i precedenti dell'uomo anche alcuni episodi di palpeggiamento e molestie ai danni di bambine di dieci e undici anni. A incastrarlo le fotografie scattate dalle vittime

Mentre camminava insieme a un'amica in strada ha notato quell'uomo robusto, con quello sguardo che non aveva dimenticato: lo stesso che solo un anno prima aveva cercato di adescarla. E allora l'ha fotografato e ha consegnato gli scatti ai carabinieri di Desio che al termine di una delicata indagine hanno arrestato un pensionato di 66 anni, di Limbiate, che ora dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, adescamento e atti sessuali con minorenni.

Sono state proprio le immagini del presunto maniaco insieme alle descrizioni fornite da tutte le vittime a corredo delle denunce presentate in caserma che hanno permesso ai militari della Sezione Operativa della compagnia di Desio di arrestare l'uomo che aveva da poco finito di scontare una condanna per il medesimo reato ai domiciliari. Sempre lo stesso il modus operandi: in sella alla sua bicicletta adescava giovanissime ragazze, alcune ancora bambine, anche loro in bici. Mostrava un volto sorridente, sguardo bonario poi passava all'azione palpeggiando le vittime o cercando di ottenere prestazioni sessuali in cambio di soldi. A luglio, in mezzo alla strada, aveva avvicinato una bambina di undici anni e le aveva offerto venti euro per spogliarsi per lui.

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"Ti do venti euro se...", adesca e offre soldi a bimba di 11 anni

L'ha raggiunta in strada in sella alla sua bici, si è avvicinato piano e ha chiesto a quella bambina di vedere la sua bicicletta, ammirandola. Poi le richieste invece si sono fatte più esplicite e alla piccola l'uomo ha offerto dei soldi. "Ti do venti euro" avrebbe detto alla bambina proponendole di spogliarsi e di mostrargli le parti intime. La vittima è fuggita via dall'orco ed è tornata a casa. Era il 18 luglio 2020 e poco dopo l'accaduto la bambina avrebbe raccontato tutto ai genitori che l'avrebbero accompagnata in caserma, dai carabinieri, a Desio a denunciare i fatti. Questo è solo l'ultimo episodio di una lunga serie che, secondo quanto ricostuito dagli inquirenti, sarebbe iniziata un anno prima quando il maniaco, che ha alle spalle una lunga lista di precedenti analoghi, avrebbe colpito ancora, sempre a Limbiate e sempre ai danni di giovanissime ragazzine. 

Palpeggia una 13enne in strada a pochi passi dalla madre

Un anno prima il 66enne era entrato in azione davanti a una scuola, sempre a Limbiate. Qui - ancora in sella alla sua bicicletta - aveva notato una ragazzina di 13 anni che pedalava insieme alla madre. Proprio davanti all'istituto di via Bonaparte quando le due donne si sono fermate per sistemare la catena della bicicletta della ragazza, il 66enne ha proseguito un po', restando a guardare da lontano la scena e fingendo di parlare al telefono. Quando ha notato la madre allontanarsi un attimo poi è passato all'azione e ha palpeggiato la ragazza in strada per poi fuggire quando la giovane ha iniziato a urlare. Anche in questo caso nel corso della denuncia il maniaco era stato descritto agli inquirenti come un uomo tra i 60 e 70 anni, robusto, alto all'incirca 1,65 m e con un accento riconoscibile. 

La finta caduta dalla bici per violentare una 15enne

Poi è stata la volta del tentativo di adescamento di una 15enne, nel settembre 2019. Un giorno in strada, proprio a pochi passi dal negozio della madre, dopo averla adocchiata ha attirato la sua attenzione facendole credere di essere caduto dalla bicicletta e di aver bisogno di aiuto. Poi, una volta avvicinata, attraverso specifici riferimenti sessuali e dopo averla osservata in meniera insistente, le avrebbe proposto di recarsi a casa sua per "medicarlo". Ma per fortuna in quell'abitazione la ragazza non ci è mai entrata. Ora il 66enne si trova agli arresti domiciliari dopo aver da poco finito di scontare una precedente condanna. Nel passato dell'uomo figurano precedenti per atti sessuali con minori e violenza sessuale su minori: l'ultimo risale soltanto quattro anni fa. 

"Compulsivo e seriale", il precedente al supermercato

Messo alle strette davanti alla madre della bambina che aveva appena palpeggiato e di fronte ai carabinieri già quattro anni fa, quando era stato fermato per un analogo episodio, aveva detto di non riuscire a "resistere alle pulsioni sessuali nei confronti delle minorenni". E così sempre nel 2016 si sarebbe avvicinato a una bimba di dieci anni tra le corsie del reparto giocattoli di un centro commerciale cittadino e l'avrebbe ripetutamente palpeggiata mentre la piccola - che era in compagnia della madre e della sorella - stava scegliendo un salvagente.

In seguito a quest'episodio e a un altro analogo che ha coinvolto un'altra bambina di 11 anni, il 66enne - il cui atteggiamento è stato descritto come "compulsivo e seriale" - era stato condannato e nel 2018 aveva ultimato di scontare la sua condanna ai domiciliari.

Poi lo scorso 6 agosto una delle vittime del maniaco si è presentata dai carabinieri con le fotografie che lo avrebbero incastrato e le indagini dei militari brianzoli, coordinati dal pm Marina Petruzzella, hanno portato all'esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare ai domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della Procura. Ora l'uomo dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, adescamento e atti sessuali con minorenni.

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