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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Perché il nuovo centro civico resta ancora chiuso

Lo ha chiesto la consigliera Martina Sassoli: ecco la risposta dell'assessore Marco Lamperti

Finiti i lavori al centro Tazzoli di San Fruttuoso ma, per adesso, le porte del nuovo centro civico monzese restano ancora chiuse. A chiedere lumi sul futuro della struttura completamente riqualificata con fondi privati è stata la consigliera comunale Martina Sassoli (Forza Italia). Durante il consiglio comunale di lunedì 19 settembre la ex assesore ai Lavori pubblici ha interpellato il suo successore Marco Lamperti proprio sul futuro della struttura. 

"Quella struttura ormai era chiusa da molti anni e grazie all'intervento di un privato è stata riqualificata ed è pronta all'apertura e alla consegna al quartiere - ha spiegato la consigliera azzurra -. I lavori sono stati eseguiti a costi zero per le casse comunali. In tarda primavera l'opera era già pronta. Ma come mai ad oggi non è stata ancora messa a disposizione del quartiere? Mancava solo il collaudo. I cittadini vogliono anche sapere il futuro dello stabile e chi lo gestirà".

L'assessore Lamperti ha spiegato il perché della chiusura (ancora) della struttura. "Manca ancora la rimozione delle vecchie poltrone del cinema. Poi servirà la certificazione dei vigili del fuoco. Ho già programmato nelle prossime settimane un sopralluogo al centro Tazzoli". A confermarlo anche l'assessore alla Partecipazione Andreina Fumagalli. "Nei giorni scorsi ho fatto un sopralluogo nel quartiere. La sala non è ancora pronta".

L'edificio è stato realizzato nei primi anni Sessanta ed è di proprietà del Comune di Monza dal 1982 quando venne acquisito per donazione dalla Cariplo; è formato da un fabbricato principale di circa 4mila metri quadrati, da un corpo destinato a sala riunioni, da una cappella, da un giardino e da aree pertinenziali.Poi c'è l'area del pensionato: un totale di 92 camere singole che si estendono dal primo al quarto piano. Al piano rialzato trovano posto la cucina e la sala da pranzo, la hall di ingresso e la reception, gli uffici e la direzione, oltre alle camere per il personale e la biblioteca. La struttura fino al 2008 è stata gestita dalla società Vincenziana, dall’anno successivo è passato alla Cooperativa Monza 2000 che ne ha garantito la prosecuzione delle attività ed ha assicurato la realizzazione degli interventi più urgenti per la certificazione degli impianti. L’edificio, destinato ad housing sociale, offre residenze temporanee riservate ai giovani tra i 18 e 35 anni presenti sul territorio per motivi di studio e lavoro, oltre che a persone socialmente ed economicamente fragili che si trovino in situazione di temporaneo disagio familiare o comunque nella necessità di trovare un alloggio.

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