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Cronaca

Botte all'arbitro durante la partita del figlio: il 13enne chiede scusa a nome del padre

Un episodio vergognoso che si è verificato nella bergamasca durante una partita del campionato Esordienti

Una partita di calcio dove lo spirito sportivo non si è accomodato sugli spalti anzi, non si è proprio visto.

E’ quanto successo a Caravaggio, nella bergamasca, lo scorso 15 febbraio durante una partita di calcio nel campionato Esordienti dove sul campo si sfidavano la squadra di casa e la Trevigliese.

Nell’intervallo il padre di un giocatore della squadra avversaria che stava perdendo 1-0 battuta dal Caravaggio si è scagliato contro l’arbitro trasformando la gara in un episodio vergognoso da dimenticare. Il genitore del calciatore senza il minimo senso sportivo ma con un antagonismo che ha travalicato l’aggressione verbale passando addirittura alle botte si è scagliato contro l’arbitro.

Lo ha colpito con calci e pugni sorprendendolo negli spogliatoi con un amico che gli copriva le spalle.

Dopo l’accaduto il giudice di gara è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti mentre in campo le squadre aspettavano di concludere il match.

A prendersi carico della colpa del padre è stato il 13enne che ha pubblicamente denunciato il gesto e chiesto scusa a nome del genitore.

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