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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca / Muggiò

Il piromane che in Brianza dava fuoco alle chiese

L'uomo, 30 anni, è stato identificato e ora risulta indagato. Prese di mira le chiese del territorio e le auto in sosta bersaglio di atti vandalici

Vestito di nero, con un sacchetto della spesa in mano. Sguardo guardingo, sospettoso. E' arrivato così, poco prima della mezzanotte dello scorso 21 giugno 2021, fuori dalla chiesa San Carlo di Muggiò, il trentenne che ora è indagato per aver preso di mira e aver incendiato alcune chiese della Brianza e danneggiato decine di auto in sosta. 

Arrivato sul piazzale della chiesa, prima si guarda intorno, poi si allontana. Dopo qualche istante ritorna, con passo deciso e raggiunge il portone principale. Mascherina sul viso per travisare il volto e uno spray con della sostanza infiammabile in mano che in poche mosse ha vaporizzato sulle assi di legno dell'ingresso che a contatto con una fiamma si sono incendiate. Una lingua di fuoco che in pochi istanti ha divorato il portone mentre "nerone" scappava via, credendo di non aver lasciato traccia.

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E invece proprio quel primo raid vandalico, a cui ne sono seguiti altri, lo ha incastrato con le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza che lo hanno immortalato. E dopo Muggiò le incursioni di fuoco del piromane si sono moltiplicate. Oltre ai raid incendiari, le "ferite" per i luoghi di culto della Brianza sarebbero state inferte anche a suon di bestemmie. A gennaio infatti la facciata del Santuario della Madonna del Castagno a Muggiò, in Brianza, era stata riemepita di scritte blasfeme, a caratteri cubitali, sulle pareti e sul portone di ingresso. Ed era stato solo l'ultimo raid vandalico contro i luoghi di culto della città che erano stati bersaglio di atti incendiari. Sugli episodi erano iniziate fin da subito le indagini dei carabinieri della compagnia di Desio che hanno chiuso il cerchio, concentrando i sospetti su un uomo.

FOTO - I raid incendiari

INCENDIO CHIESE-2

"Non è risultato del tutto facile risalire all’individuo ma, dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, gli investigatori avanzavano una prima idea che il piromane potesse risiedere nel territorio e che si spostasse con un’auto. Da allora un’escalation di atti vandalici, dove l’individuo con lo stesso modus operandi cospargeva di liquido infiammabile i portoni dei luoghi o forava i pneumatici delle auto parcheggiate sulla pubblica via" spiegano dal comando provinciale dell'Arma di Monza e Brianza.

Secondo quanto reso noto, attraverso appostamenti e servizi di controllo pianificati, il 30enne sarebbe stato sorpreso in azione e  denunciato all’autorità giudiziaria. "Dalle ricerche eseguite nella sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto elementi inconfutabili riconducenti alle azioni criminali commesse" specificano gli inquirenti. Al momento le indagini, delegate dalla procura di Monza, sono ancora in corso.

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