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Cronaca

Le luminarie a Monza accendono il Natale ma anche le polemiche

A Monza il Comune spende 59 mila euro per illuminare l'Arengario durante le feste. I consiglieri d'opposizione criticano la scelta e ritengono che in questo momento sia uno spreco di denaro pubblico. Avrebbero preferito un Natale più sobrio e quei fondi destinarli ai commercianti in difficoltà

A Monza a Natale non si accendono solo le luci, ma anche le polemiche. Consiglieri di minoranza contro i 59 mila euro stanziati dall’Ufficio Cultura e deliberati dalla Giunta per l’allestimento dell’illuminazione dell’Arengario per tutti il periodo delle feste.
I consiglieri d’opposizione criticano la scelta dell’Amministrazione Allevi e dell’assessore alla Cultura Massimiliano Longo per aver investito 120 milioni delle vecchie lire per creare gli spettacoli di luce che già negli anni scorsi avevano “addobbato” l’Arengario durante le festività: troppi i soldi pubblici spesi in questo Natale di pandemia, molto meglio investirli in aiuti concreti a favore dei commercianti della città.

Piffer: "Uno schiaffo ai commercianti in difficoltà"

“È vero che i monzesi meritano un Natale un po’ sereno – spiega Paolo Piffer, capogruppo di Civicamente -. Un po’ di luci e di musica per non dimenticare la magia di questa festa avrebbero trovato tutta la nostra approvazione, ma qui si rasenta la follia. Qui si sperpera denaro pubblico nel pieno di un’emergenza sanitaria ed economica: è un’umiliazione verso i cittadini e soprattutto nei confronti dei piccoli commercianti della nostra città che fra Tari, affitti e bollette rischiano di non riaprire più”.

Italia Viva: "C'è bisogno di beni di prima necessità"

Anche dal centro sinistra arrivano le critiche contro la scelta della Giunta. “Come è possibile sprecare fondi pubblici nell’allestimento effimero di luci natalizie adesso che molti monzesi hanno bisogno di beni di prima necessità – si legge nel comunicato stampa di Italia Viva -. Ci sorprende che la delibera di Giunta sia sta approvata nei giorni in cui i medici e gli operatori sanitari dell’ospedale San Gerardo erano in forte affanno e crisi. Inoltre i cittadini potranno ammirare le luci, o saranno ancora confinati in casa?”.

Mariani: "Uno spreco di denaro pubblico"

Sale sulle barricate anche Alberto Mariani, consigliere del Gruppo Misto, oltre che commerciante monzese. “Sia che i soldi siano contributi regionale, sia che arrivino direttamente dalle casse comunali sono comunque soldi pubblici e invece di sprecarli con le luminarie avrebbero potuto venire incontro ai commercianti abbassandoci seriamente la Tari – commenta -. Io vivo sulla mia pelle il dramma del commercio in questo momento di pandemia: che cosa ce ne facciamo delle luci e dell’Arengario accesso se la gente non può uscire, o se esce e non ha i soldi da spendere nei negozi? Noi le tasse le dobbiamo comunque pagare. E se davvero si ama questa Italia, come qualcuno dice, allora che arrivino sacrifici anche dal settore pubblico con la riduzione dello stipendio di quei dirigenti che guadagnano più di 5 mila euro al mese. Noi commercianti di notte andiamo a letto con tante preoccupazioni e pensieri: invece di illuminare la città con quei 59 mila euro avrebbero potuto aiutarci concretamente”.

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