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Cronaca

Dopo il disastro, in corso le operazioni di soccorso: vigili del fuoco e tecnici al lavoro

Si sta provvedendo al taglio delle travi della campata della provinciale 49 ceduta. Anas: "La strada doveva essere chiusa ore prima"

Briciole di cemento e calcinacci cadevano giù dal cavalcavia sulla Valassina ad Annone già dal primo pomeriggio di venerdì ma, nonostante la sollecitazione del cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto, la strada provinciale 49 è rimasta ugualmente aperta.

Disastro in Brianza, ponte crolla sulla Valassina

In diverse ore sul cavalcavia sopra la Valassina sono transitate centinaia di auto e di mezzi e, spiegano da Anas, proprio mentre il capocentro della società che gestisce la viabilità si stava recando sul posto per una ispezione visiva necessaria per emettere una ordinanza formale e disporre la chiusura della strada, come richiesto dagli addetti della Provincia di Como, il tratto è franato e il cavalcavia si è briciolato sopra la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga, facendo precipitare un tir, diverse auto e causando la morte di una persona e cinque feriti, tra cui tre bambini.

Crolla il cavalcavia della provinciale sopra la Valassina

Al momento sono ancora in corso le operazioni di soccorso e gli operai Anas insieme ad alcuni addetti di ditte specializzate, Polizia stradale e ai Vigili del Fuoco, stanno effettuando il taglio delle travi della campata della Strada Provinciale SP49 ceduta sulla SS36. I mezzi di emergenza e il personale del 118 sono ancora impegnati nell'assistenza delle persone rimaste coinvolte nel crollo.

GUARDA IL VIDEO | Soccorsi al lavoro tra le macerie

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Mentre si cerca di far luce su cosa è accaduto nelle ore precedenti al cedimento e sulle responsabilità, da Anas confermano che il Tir che è precipitato dal cavalcavia della strada provinciale SP49 "era un trasporto eccezionale di notevole ingombro e peso autorizzato dalla Provincia di Lecco".

Del viadotto della strada provinciale 49 sopra la Statale, realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta dalla Provincia di Como, ora non restano che un cumulo di macerie e un enorme voragine di vuoto laddove fino a poche ore fa c'era il ponte.

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