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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Arcore

Gesù Bambino nasce sul barcone, il presepe ad Arcore non piace a tutti

Polemiche in città contro la decisione di rivisitare il tema della Natività mettendo al centro il dramma dei migranti

Ad Arcore Gesù Bambino nasce su un barcone, tra le braccia di Maria, Giuseppe e circondato da sagome bianche e nere per raccontare il miracolo della Natività e insieme il dramma dei migranti. 

La scelta non convenzionale del presepe esposto dalla Parrocchia Sant'Eustorgio non ha convinto tutti. E molte sono state le polemiche che si sono levate contro la decisione di rivisitare una rappresentazione simbolo della Cultura Cristiana. A non gradire il presepe è stata soprattutto la Lega Nord che nel weekend è scesa in piazza con un gazebo natalizio con un presepe rigorosamente tradizionale con la Sacra Famiglia e la capanna. 

"Non si puo’ negare che il Presepe predisposto nella Parrocchia di Sant’Eustorgio ci abbia un po’ intristito" hanno fatto sapere dal Carroccio cittadino attraverso un intervento pubblicato sui social. "Il Presepe che abbiamo visto nella nostra Chiesa non ha i nostri valori simbolici, quelli con cui siamo cresciuti e il messaggio che si vuole veicolare sembra non accorgersi che i poveri ci sono anche molto vicino a noi. Noi non crediamo che il messaggio della barca sia un messaggio di solidarieta’, ci vediamo invece della strumentalizzazione politica da cui prendiamo le distanze, credenti o non credenti che possiamo essere" hanno spiegato dalla sezione della Lega Nord.

"Preferite il Presepe del gazebo Lega Nord Arcore o quello della parrocchia di Sant'Eustorgio? Mi sembra decisamente più tradizionale quello della Lega" ha rilanciato sui social il consigliere regionale leghista Massimiliano Romeo.

Per mettere a tacere ogni eventuale polemica a spiegare il senso della scelta non convenzionale e il messaggio che la rappresentazione vuole comunicare, chi ha realizzato il presepe ha scelto di scrivere qualche riga accanto all'opera: "Oggi sembra avanzare l’aria gelida del rancore e dell’indifferenza. Eppure tu Gesù, profugo tra i profughi, ultimo tra gli ultimi, non ti stanchi di venire a bussare nel nostro cuore, non perdi la speranza che abbiamo a rendere divina questa nostra avventura umana, costruendo insieme una comunità solidale". E ancora: "Possiamo anche immaginare che al di là delle finestre, in queste case ci siano dei presepi certamente belli, ma pur sempre finti (...). Il presepe vero è fuori". 

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