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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ornago

Minacce di morte inventate, il sindaco di Ornago chiede la sospensione del processo

Daniel Siccardi è accusato di simulazione di reato e nel 2022 era stato rinviato a giudizio. Il primo cittadino ha dichiarato di aver fatto realizzare una perizia che attesterebbe la totale estraneità dei suoi dispositivi di telecomunicazione dagli atti contestati

"In questa giornata ho deciso di voler chiudere questa lunga agonia che ha mi accompagnato in questi due anni. Ho voluto richiedere la sospensione del processo, nell'ambito del procedimento che mi ha visto accusato di simulazione di reato, a seguito di denuncia avvenuta nel 2021 per minacce. La procura di Monza ha sostenuto che io stesso ne sia l’autore. In questi mesi ho provveduto a far realizzare una perizia che testimonia la totale estraneità dei miei dispositivi di telecomunicazione dagli atti contestati. Alla fine del 2022 è sopraggiunto il rinvio a giudizio con la prima udienza fissata ad oggi 12 gennaio 2023". Per la prima volta il sindaco di Ornago, Daniel Siccardi, rompe il silenzio sulla vicenda giudiziaria che lo vede protagonista come imputato, accusato di simulazione di reato. I fatti risalgono al 2021 quando Siccardi aveva denunciato di aver ricevuto foto insaguinate che lo ritraevano nella casella della posta, mail dai toni minatori e volantini rinvenuti fuori dal comune. Ma le intimidazioni e le minacce ricevute e denunciate dal sindaco per la procura di Monza sarebbero false. E nel maggio del 2022 si sono chiuse le indagini relative al caso delle presunte minacce e il primo cittadino brianzolo è stato rinviato a giudizio. Ora Siccardi ha chiesto la sospensione del processo.

"Ho preso questa soffertissima decisione dopo due anni terribili per me e per la mia famiglia. Questa vicenda, che per me rimane assurda, ha assorbito energie fisiche, ma soprattutto economiche ed emotive tali che non posso più sostenere. Non posso più sottoporre la mia famiglia a continui attacchi e offese per una vicenda in cui mi sento vittima" spiega, affidando le sue riflessioni ai social. "Stento ancora a credere a tutto ciò che è successo. Prima di tutto la paura per le minacce ricevute, poi il passaggio da vittima ad accusato è stato uno shock".

"Non è certo l’epilogo che avrei voluto per questa assurda vicenda, ma non posso continuare con questo calvario e il relativo stillicidio che ne consegue. Voglio dedicare tutte le mie energie al mio ruolo di Sindaco, di padre e alla comunità di Ornago. Tutta la vicenda non ha a che fare con le mie mansioni da Primo cittadino che continuerò a svolgere con lo stesso spirito di servizio di sempre. Posso solo ringraziare chi in questi mesi è stato sempre al mio fianco e ha creduto alla mia versione dei fatti, che è l’unica verità. Grazie innanzitutto alla mia famiglia, alle persone e al gruppo Siamo Ornago che mi hanno sempre sostenuto".

Proprio il gruppo consigliare ha firmato una nota. "Il sindaco ha provveduto a far realizzare una perizia che testimonia la totale estraneità dei suoi dispositivi di telecomunicazione dagli atti contestati. Alla fine del 2022 è sopraggiunto il rinvio a giudizio con la prima udienza fissata a gennaio 2023" si legge nel comunicato. 

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