rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Arcore

Cinque "olgettine" parte civile nel processo Ruby

Ambra e Chiara, Imane Fadil e in extremis la Guerra e la Berardi: ecco le ammesse. Ambra piange durante l'orazoine delle difese. La Fadil: "Contentissima, ora mi toglierò qualche sassolino dalle scarpe"

Dopo una breve camera di consiglio, sono state ammesse come parti civili nel "processo-Ruby" le cinque ragazze che ne avevano fatto richiesta: Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil, a cui in extremis si sono aggiunte stamattina Barbara Guerra e Iris Berardi. In totale la procura aveva dato questa possibilità a più di trenta ragazze.

La Guerra e la Berardi si sono costituite parte civile contro la sola consigliera regionale Nicole Minetti, le altre tre anche contro i co-imputati: l'agente Lele Mora e il giornalista Emilio Fede. Stamattina le difese degli imputati s'erano opposte, motivando che il danno lamentato dalle ragazze è "un danno da processo mediatico" e non correlato ai reati d'imputazione. Ma i giudici di Milano non hanno ritenuto valide le opposizioni delle difese.

Stamattina, durante una fase dell'udienza, Ambra Battilana era scoppiata a piangere ed era momentaneamente uscita dall'aula. Le difese stavano ricostruendo la sera del 22 agosto 2010 per opporsi alla richiesta di costituzione in parte civile della stessa Ambra e dell'amica Chiara Danese: "Il fatto di non aver concesso nulla di sessualmente rilevante - argomentavano le difese - non rende perfezionato il reato di induzione della prostituzione".

LE MOTIVAZIONI

Il reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione lede la "dignità della persona umana con riferimento alla libertà di autodeterminazione nella sfera sessuale". Questa, in sintesi, la motivazione con cui i giudici della quinta sezione penale di Milano hanno accettato la richiesta delle cinque ragazze, che adesso, durante il processo, potranno chiedere i danni agli imputati.

"MI TOGLIERO' QUALCHE SASSOLINO"

A parlare dopo la decisione è stata la modella marocchina Imane Fadil. "Sono contentissima - ha affermato ai cronisti - e tranquilla. Le lacrime di Ambra? Forse ha pianto perché lei e Chiara sono più piccole di me e reggono meno. Forse Ambra aveva paura di non essere ammessa come parte civile".

"Ora - ha proseguito Imane - si farà luce su tante cose, voglio togliermi un po' di sassolini dalle scarpe".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinque "olgettine" parte civile nel processo Ruby

MonzaToday è in caricamento