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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La prof con la finta laurea da 110 e lode con un “tesoro” sequestrato: denunciata

Sigilli per conti correnti, terreni, una casa, auto e moto. Denunciata per truffa e uso di atto falso

Aveva presentato un diploma di laurea falso, con una votazione eccellente da 110 e lode, e aveva continuato a insegnare, collezionando una carriera scolastica lunga 21 anni. Ma in quell'università che l'avrebbe insignita anche della lode non era nemmeno mai stata iscritta. E ora per la professoressa, insegnante della provincia di Varese della scuola secondaria di primo grado, è arrivato un decreto di sequestro preventivo emesso dall’A.G. di Varese a cui hanno dato esecuzione i finanzieri del comando provinciale di Varese, su delega della Procura della Repubblica di Varese.

Il sequestro ammonta a 350.000, somma riferibile alla retribuzione stipendiale dagli enti pubblici preposti nonché alle somme erogate dall’INPS a titolo di indennità di disoccupazione e Tfr per l’insegnante che ha esercitato la propria attività lavorativa presentando un falso certificato attestante il conseguimento del diploma di laurea, requisito obbligatorio per la docenza sia di ruolo che di supplenza in scuola secondaria di I grado.

L’esecuzione della misura cautelare ha portato al sequestro di risorse finanziarie pari ad euro 166.000,00 presenti sui depositi e sui conti correnti bancari dell’indagata nonché di 8 terreni, 2 box, 2 depositi ed 1 appartamento da nove vani oltre ad un autoveicolo e ad un motoveicolo. Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione delle indagini condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Varese in seguito alle quali l’insegnante è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria di Varese per truffa e per uso di atto falso in quanto la stessa, avendo ottenuto l’inserimento nelle “Graduatorie Provinciali di supplenza negli istituti scolastici ubicati nella provincia di Varese” a partire dall’anno 2000, ha effettuato in via continuativa supplenze di durata annuale in diversi istituti scolastici locali avvalendosi del falso diploma di laurea.

In particolare, le attività della polizia economico-finanziaria erano state rivolte, da un lato, alla verifica dell’attestato di laurea che la stessa presentava agli istituti scolastici e che successivamente si è rivelato falso in quanto l’insegnante non si era nemmeno mai iscritta presso l’università in cui, come lei attestava, aveva conseguito una laurea con 110 e lode e, dall’altro, alla ricostruzione del patrimonio accumulato illecitamente dall’indagata.

L’attività è stata avviata sull’impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese ed è stata condotta dalle Fiamme Gialle trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-erariale quanto quello penale con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio finalizzato alla confisca, che, in caso di condanna, consentirà di destinare a patrimonio dell’Erario i beni sequestrati preventivamente per un valore equivalente alla somma indebitamente percepita dall’indagata.

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