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Emergenza profughi, la Cgil: "Il nostro territorio deve essere un luogo accogliente"

L'appello a non erigere muri difensivi ma a prendere esempio dall'associazione "Diritti Insieme" che si spende attivamente sul territorio per offrire accoglienza e supporto ai richiedenti asilo

La Cgil di Monza e Brianza, attraverso una nota del segretario Simone Pulici, ha voluto prendere posizione in merito alla polemica alimentata negli ultimi giorni dalle proposte avanzate dalla Prefettura di Monza e Brianza per far fronte all'emergenza profughi.

Nettamente contrario all'ipotesi di adibire a luoghi di accoglienza appartamenti sfitti, dietro il pagamento di un canone d'affitto attraverso cooperative convenzionate con il Ministero dell'Interno, si è detta la Lega Nord che attraverso il capogruppo del Carroccio in consiglio regionale, Massimiliano Romeo, ha espresso la propria opinione.

"L'emergenza profughi in Italia prosegue ormai da diversi mesi con sbarchi quotidiani sulle nostre coste. Questo fenomeno ha avuto dei riflessi sull'intero territorio nazionale e la Brianza si è riconfermata territorio di contraddizioni" si legge in un comunicato della Cgil.

"Accanto a qualche lamentazione per presunte 'invasioni di clandestini' si sono verificati episodi di preziosa mobilitazione umanitaria e di positiva accoglienza. La rete di cooperative sociali e le amministrazioni comunali più sensibili hanno lavorato bene con il coordinamento dalla Prefettura" afferma il segretario Simone Pulici.

Tra gli esempi di attivismo umanitario sul territorio brianzolo la Cgil chiama in causa l’Associazione “Diritti Insieme” che "si è prodigata in uno sforzo straordinario per allestire corsi di insegnamento della lingua italiana", coinvolgendo "nei diversi corsi oltre 150 profughi, uomini e donne provenienti da diversi paesi: Nigeria, Sudan, Pakistan, Siria, Eritrea, Etiopia, Mali, Ghana. Tutti richiedenti asilo (non clandestini)".

"Le notizie di questi giorni provenienti da Bruxelles sul ruolo di Frontex non ci rassicurano" continua il segretario Pulici "Serve un'Europa più consapevole e solidale, l'Italia è esclusivamente un punto di accesso al continente europeo e spesso non è neppure la meta desiderata dai migranti. Questo non deve però diventare un alibi, il nostro paese e il nostro territorio devono essere luoghi accoglienti".

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