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Come sarà l'Arengario accessibile a tutti?

Ecco il progetto che permetterà di riaprire l'Arengario anche a mostre ed eventi

Uno dei simboli della città di Monza e a lungo sede di mostre e di eventi diventerà accessibile a tutti. Tecnici al lavoro per le prove di idoneità statica dell'antico palazzo comunale per dotarlo di un ascensore esterno che permetterà l'accesso - ad oggi impossibile - anche alle persone con disabilità motoria, oppure costrette sulla sedia a rotelle.

Un limite che nel 2020 ha fatto scatenare la polemica in consiglio comunale. La consigliera Francesca Pontani (Italia Viva) aveva più volte portato il problema in aula. Ma non solo. L'Arengario non accessibile era arrivato anche in Regione Lombardia con l'approvazione di un nuovo regolamento sui patrocini, che nega il patrocinio del Pirellone a mostre non accessibili a tutti. Il fatto  è arrivato anche a Roma: la deputata Lisa Noia (Italia Viva) aveva presentato un'interpellanza al Ministero dei Beni Culturali.

Sulla vicenda dell'accesibilità dell'Arengario era intervenuto anche il consigliere Paolo Piffer (Civicamente), attraverso una proposta dell'architetto monzese Andrea Ferretti esperto in barriere architettoniche. "Attraverso il consigliere Piffer ho proposto la donazione immediata di un montascale mobile che non richiede alcuna installazione - aveva spiegato Ferretti in un'intervista a MonzaToday -. Purtroppo non consente la piena autonomia della persona con disabilità poichè necessita della presenza di un assistente; ma quantomeno in via temporanea risolve il problema. Almeno fino a quando non verrà realizzato l'intervento definitivo". Nel frattempo la Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e la Ledha Monza e Brianza hanno trascinato il comune di Monza in Tribunale.

Intanto i tecnici si sono messi al lavoro. Come si legge sull'ultimo numero dell'informatore comunale "Tua Monza" in distribuzione in questi giorni nelle case dei monzesi sono in corso indagini e rilievi per presentare alla Sopraintendenza - entro l'estate - il documento conclusivo. "Un drone che sorvola l'Arengario - si legge sul notizario - per eseguire le verifiche statiche e materiche. I tecnici impegnati in indagini geognostiche e strutturali, gli specialisti che eseguono fotorilievi e sondaggi non invasivi sull'intera struttura". Le indagini dovrebbero concludersi entro l'estate, poi la documentazione verrà consegnata alla Sopraintendenza archeologica belle arti e paesaggio. 

Il progetto prevede l'installazione di un ascensore esterno rendendo così l'Arengario accessibile a tutti. Verranno eseguiti lavori di consolidamento del pavimento. E visto che i tecnici sono già al lavoro verranno realizzate indagini anche per verificare la composizione del sottosuolo in previsione del progetto della MM5 che prevede il passaggio della metropolitana anche sotto l'Arengario. Ad oggi sono previsti scavi fino a circa 40 metri di profondità, ma devono essere effettuati ulteriori rilievi per assicurarsi che le vibrazioni non abbiano ripercussioni sullo storico edificio. 

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