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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Il pericolo non sono i ciclisti ma le strade di Monza”

“L'assunto che i ciclisti siano pericolosi è un paradosso”. L’associazione FIAB MonzainBici spiega perché il pericolo per i ciclisti si annidi in ogni angolo del capoluogo brianzolo

Settimana scorsa una donna in bicicletta è stata investita e scaraventata a terra da un’auto guidata da un ottantenne lungo viale Lombardia a Monza.

Il sinistro è avvenuto all’altezza del civico 11, dove una Renault ha travolto una sessantottenne in bicicletta che stava attraversando sulle strisce ciclopedonali. In quell’occasione, l’anziano, secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia locale, si era fermato per permettere ad alcune persone di attraversare e quando ha ripreso la marcia ha centrato in pieno la donna, che è arrivata a velocità sostenuta dalla destra.

A far luce sulla vicenda da un’ottica diversa però è l’associazione FIAB MonzainBici che spiega: “La persona che la precedeva stava superando l'incrocio grazie al conducente dell'auto che si era fermato ma nel momento in cui Mariangela si apprestava a sua volta ad attraversare per proseguire lungo il canale, il conducente dell'automobile ripartiva in gran carriera, investendola e procurandole trauma cranico e frattura a tibia e perone”.

“Questa volta, per fortuna, non dobbiamo piangere la morte di nessuno, ma rimane il fatto che le strade di Monza siano sempre pericolose per chi decide di utilizzare una bicicletta per i propri spostamenti” spiega il presidente di FIAB MonzainBici Giuseppe Piazza. “Manca soprattutto l'abitudine e la cultura a considerare che sulle strade cittadine ci possano essere anche ciclisti, pedoni, carrozzine con bambini e portatori di handicap” aggiunge Piazza.

“Quel tratto di viale Lombardia attraversato dalla ciclabile del Villoresi è stato da poco messo in opera con un attraversamento a raso, che condividiamo, ma che presenta un forte problema di visibilità, essendo strutturato con palizzate di legno troppo alte per favorirla” spiega il presidente dell’associazione, che suggerisce anche di posizionare, in prossimità dell'incrocio, dei rallentatori adeguati come rialzi dell'asfalto per incentivare i mezzi a motore a rallentare davvero.

“Rimane il problema di fondo che non c'è una sensibilizzazione da parte dell'amministrazione comunale a favore dei propri cittadini ad utilizzare meno l'auto, manca un vero disincentivo e Largo Mazzini ne è una prova chiara, avendo i recenti lavori, dimenticato completamente il passaggio delle biciclette, occasione sprecata” conclude la nota di FIAB.

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