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Cronaca

Reggia ancora (in parte chiusa) e lavoratori nel limbo: il "non" compleanno della Villa Reale

Martedì pomeriggio davanti ai cancelli della Reggia del Piermarini è andato in scena un flash mob dei dipendenti della società Cultura Domani che hanno manifestato contro la prolungata chiusura degli spazi e le ricadute occupazionali

Coroncine in testa, invitati e persino una vera torta. Ma il compleanno della Villa Reale quest'anno, rispetto alla rinascita celebrata l'8 settembre 2014, ormai sei anni fa, non è stato una vera festa. Fuori dalla Reggia del Piermarini martedì pomeriggio si sono dati appuntamento i lavoratori della società Cultura Domani che fa capo al concessionario privato che ad oggi non ha ancora riaperto gli spazi del complesso che ha in gestione e da marzo ha lasciato a "casa" i propri dipendenti. Prima la cassa integrazione poi le ferie forzate con pesanti ricadute occupazionali e un gioiello culturale che rischia di restare inaccessibile al pubblico (sono aperte solo le visite agli Appartamenti Reali in gestione al Consorzio Villa Reale e Parco di Monza) ancora per molto tempo. E che non si sa quando e come riaprirà.

"Ogni anno abbiamo sempre creato eventi per festeggiare il compleanno della Villa Reale con iniziative ma ieri questa data ha perso il suo significato. Abbiamo sentito il bisogno di festeggiare questo 'non' compleannoper far sentire la nostra voce e focalizzare l'attenzione sul fatto che la Villa Reale ormai sia chiusa da oltre sei mesi" ha spiegato Markos Martello, rappresentante sindacale ed ex addetto alla biglietteria e all'accoglienza del complesso monumentale monzese. 

"Dopo 80 anni di chiusura e abbandono finalmente la Reggia aveva riaperto al pubblico e dopo appena sei anni i cancelli si sono chiusi di nuovo e non si sa se e quando riaprirà" ha aggiunto nella speranza che il gioiello di Monza possa non solo tornare ad accogliere i lavoratori che al momento sono senza occupazione in attesa delle mensilità di cassa integrazione ma anche tornare ad accogliere i visitatori. 

"Da cittadino monzese è una sconfitta personale, una sconfitta per la città intera e per tutti vedere i cancelli della Reggia ancora chiusi perchè la Villa Reale è un simbolo" ha concluso Martello. La situazione è molto complessa e a fare da sfondo c'è anche la richiesta di recessione del contratto di concessione ventennale avanzata mesi fa dal gestore con una richiesta di risarcimento pari a 8 milioni di euro come riconoscimento di indennità per mancati introiti. Ora sulla vicenda si attende anche il parere della Corte dei Conti che si aggiungerà alle conclusioni a cui sono giunti i legali a cui il Consorzio stesso si è rivolto.

Intanto martedì pomeriggio i dipendenti hanno manifestato fuori dai cancelli del complesso, chiedendo di poter tornare a lavorare di rimettere in moto il gioiello culturale della città. "Buon non compleanno" recita la scritta sui festoni indossati dai lavoratori: otto al momento quelli con un contratto a tempo indeterminato a fronte dei 25/30 collaboratori che la società contava circa un anno fa. I dipendenti nella mattinata di martedì inoltre avevano incontrato anche il sindaco Dario Allevi che sul caso è intervenuto pubblicamente anche in consiglio comunale anche se ancora è presto per pronunciarsi in merito a una eventuale decisione vista la delicatezza della questione e le possibili ricadute culturali sulla città. 

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