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Cronaca Lissone

Puzze a Lissone: i residenti per tre mesi monitoreranno i miasmi

Sono 36 le famiglie di residenti che parteciperanno al tavolo tecnico sovracomunale per risolvere il problema delle puzze che arriverebbero da alcune ditte della zona

Puzze a Lissone: 36 famiglie che vivono nell’area di via Pacinotti, Majorana e vie limitrofe, dovranno “monitorare” per 90 giorni la qualità dell’aria. A loro il compito di redigere una sorta di diario quotidiano dove indicare le eventuali puzze che avvertono.

Le 36 famiglie partecipanti (estratte a sorte) parteciperanno così al tavolo tecnico sovracomunale istituito per approfondire il problema dei miasmi che arriverebbero da alcuni insediamenti industriali vicini all’area. Un problema annoso che nel 2019 aveva già visto un primo interessamento da parte del Comune. Le segnalazioni giunte dai residenti erano state approfondite anche con controlli tecnici da parte di Arpa e della Provincia di Monza e Brianza.

Come prevede il Decreto della Giunta Regionale in tema di miasmi, lo scorso marzo è stato istituito un tavolo di lavoro per comprendere l’entità delle emissioni nel quartiere a est di Lissone. Al tavolo tecnico erano presenti figure specializzate indicate dal  Comune, dalla Provincia, dall’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, da Ats Brianza e dall’azienda che ha sede in via Pacinotti.

"Il coinvolgimento dei cittadini residenti nel Tavolo di lavoro ha lo scopo di identificare l’entità del disturbo olfattivo direttamente in loco e procedere così con l’individuazione delle eventuali azioni da intraprendere per risolvere la problematica - dichiara il sindaco, Concettina Monguzzi -. L’obiettivo è  trovare soluzioni che mitighino il problema e intervengano direttamente sulla problematica. Anche il coinvolgimento dei cittadini è il frutto di una decisione condivisa con tutte le parti che siedono al tavolo e con l’azienda. Già lo scorso mese di dicembre avevamo ricevuto una petizione da parte di alcuni residenti delle zone limitrofe in merito all’impatto ambientale generato dalla attività produttiva. Pur avendo ben presenti tutte le attività messe in atto dal Comune ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, abbiamo deciso di seguire l’iter dettato dalla Regione Lombardia in materia di emissioni odorifere e di approfondire ulteriormente la questione aprendo un Tavolo di lavoro sovra comunale”.

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