Beve una bottiglia di vodka, 15enne finisce in ospedale: denunciato negoziante
Nei guai è finito il titolare di un minimarket a Seregno già sanzionato qualche tempo fa per aver venduto alcolici a due minorenni
Una serata alcolica iniziata per strada, dopo aver comprato dell'alcol, e finita in ospedale, con una ragazzina di 15 anni al limite del coma etilico dopo aver bevuto una intera bottiglia di vodka. Protagonista della brutta avventura è stata una minorenne di Carate Brianza che lo scorso ottobre, dopo aver acquistato dell'alcol in un minimarket nel quartiere Santa Valeria, a Seregno, ha deciso di trascorrere una serata in compagnia di alcune amiche a passeggio, tra un sorso e l'altro, per le vie della città.
La ragazzina, dopo aver bevuto un'intera bottiglia di vodka, è stata soccorsa dal personale sanitario in seguito a un’importante intossicazione alcolica, ai limiti del coma etilico. La serata è poi finita in ospedale, a Carate Brianza.
La denuncia della madre e il negoziante nei guai
Raccolta la denuncia della madre, nonostante ricordi della giovane fossero vaghi poiché offuscati dall’alcol di quella sera, i carabinieri della Stazione di Seregno hanno effettuato gli accertamenti del caso ricostruendo i fatti e riconducendo l’acquisto di quella bottiglia di vodka a un minimarket di Seregno (quart. Santa Valeria) dove la 15enne in prima persona aveva acquistato il bene. Nella giornata di ieri i militari hanno quindi deferito in stato di libertà del titolare per somministrazione di bevande alcoliche a minori (ex art. 689 co. 1 e co. 4 c.p.) il titolare del negozio, 36enne bengalese, residente a Seregno.
Alcol a minorenni, la multa nello stesso minimarket
Due bottiglie di Vodka, una Fanta e una Schweppes. Una serata "alcolica" quella che aveva organizzato una compagnia di giovanissimi, a Seregno. Interrotta però due settimane fa da un controllo dei carabinieri all'interno di un minimarket nel quartiere Santa Valeria nell'ambito di una attività di ispezione che ha coinvolto diversi comuni con oltre quaranta militari dell'Arma impegati in collaborazione con il personale del Nas, dell'Ispettorato del Lavoro e dei vigili del fuoco.
I carabinieri durante l'attività di pattugliamento hanno notato un gruppetto di giovanissimi che intorno alle 22 di sabato sera si stava dirigendo verso un minimarket. Per verificare cosa stesse accadendo all'interno i carabinieri hanno effettuato un accesso in borghese, fingendo di comprare una bibita. Il proprietario, nonostante i volti dei tre ragazzini entrati nel negozio mostrassero chiaramente la loro età, senza chiedere alcun documento, ha accettato i contanti e consegato nelle mani dei minori due bottiglie di Vodka, una Fanta e una Schweppes. A quel punto è scattato l'intervento: il ragazzino aveva 16 anni. E per l'esercente, già attenzionato da tempo, è scattata una multa.
Oltre all'alcol venduto ai minori nell'attività è stato ricevuto un altro giovane che, senza accorgersi che era in corso un controllo, ha fatto ingresso con l'intento di comprare da bere. Alla richiesta del documento di identità da parte del titolare, il ragazzo, forse, ha capito chi saranno gli altri presenti e ha provato adrsi. Dalle tasche sono spuntate quattro confezioni in cellophane di cocaina e seicento euro in contanti. Il ragazzo, 23enne tunisino, è stato denunciato per ai fini di spaccio di stupefacenti.