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Cronaca

Si tuffa e rischia di annegare: 17enne in fin di vita al San Gerardo

La tragedia al lago di Abbadia Lariana, nel lecchese. Il ragazzino è stato rianimato. E' stato trasportato al San Gerardo: l'ospedale più vicino dotato del macchinario che potrebbe salvargli la vita

Le chiacchiere e le battute con gli amici in riva al lago. Poi il primo tuffo, tutti insieme, per “festeggiare” l’arrivo dell’estate. I compagni che risalgano a galla, lo chiamano, lo cercano e lui che sembra scomparso nel nulla. 

Dramma martedì pomeriggio, poco prima delle quattro, ad Abbadia lariana, nel lecchese. Un ragazzino di diciassettenne anni, di origini straniera ma residente a Civate, ha rischiato di annegare durante un bagno nel lago.  

Sono stati proprio i suoi amici, terrorizzati, a dare l’allarme, chiamando i carabinieri, i soccorsi e i genitori del ragazzino. Dopo minuti di apprensione e frenetiche ricerche, due sommozzatori sono riusciti a recuperare il corpo del diciassettenne e a portarlo sulla piccola spiaggia del lago. 

Quando la tragedia sembrava ormai inevitabile, il ragazzo ha riposto al massaggio cardiaco, dando i primi segni di vita. Il diciassettenne è stato poi trasferito in elisoccorso al San Gerardo di Monza, l’ospedale più vicino dotato della macchina per l’Ecmo, l’ossigenazione extracorporea a membrana, utilizzata in ambito di rianimazione per trattare pazienti con insufficienza cardiaca e/o respiratoria acuta grave potenzialmente reversibile ma refrattaria al trattamento farmacologico e medico convenzionale.

La speranza è che il San Gerardo riesca nel miracolo compiuto solo pochi giorni fa dai medici del Niguarda di Milano, che sono riusciti a “ridare la vita” a Michi, il quindicenne finito in coma dopo essere stato intrappolato quarantatré minuti sott’acqua nel Naviglio. 

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