Nell'armadietto documenti e telefoni cellulari rubati: 15enne denunciato

Gli educatori hanno cominciato ad avere qualche sospetto dopo aver notato in alcuni locali comuni diverse schede sim abbandonate, di probabile provenienza furtiva.

All'interno di una comunità di recupero di Monza così sono scattati alcuni controlli che hanno condotto dritti a un 15enne straniero ospite del centro. L'episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì quando gli educatori hanno chiesto a tutti gli ospiti di aprire i loro armadietti.

Secondo il regolamento della comunità infatti, quando si verificano simili episodi e sospetti di furto, vengono disposti controlli alla presenza dei legittimi proprietari. Tutti gli ospiti hanno acconsentito a mostrare il contenuto di quanto custodivano negli armadietti tranne un minore.

Per procedere con gli accertamenti quindi è stato necessario l'intervento della Polizia di Stato: gli agenti hanno fatto aprire l'armadietto anche al 15enne che all'interno nascondeva un vero e proprio piccolo "bottino". Tra gli effetti personali c'erano tre telefoni cellulari e alcuni documenti relativi a diversi soggetti.

Nonostante i dispositivi fossero stati resettati e i dati personali cancellati, in uno degli smartphone erano presenti delle fotografie che ritraevano alcune atlete intente ad allenarsi. I poliziotti hanno così effettuato alcuni approfondimenti e sono riusciti a identificare gl spogliatoi della palestra dove le ragazze svolgevano gli allenamenti e risalire alle legitime proprietarie. 

Per quanto riguarda i documenti invece, dall'identità riportata sulle carte, i poliziotti hanno accertato che appartengono tutti a persone che nell'ultimo periodo ne hanno denunciato il furto. 

Il 15enne ospite della comunità di recupero, cittadino straniero, si è beccato una denuncia per ricettazione.