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Cronaca Desio

Brianzolo in manette per rapina e sequestro di persona

Il colpo martedì a Civate nel lecchese ai danni della Deutsche Bank: i malviventi erano in due con il volto coperto da maschere

Sono finiti in manette subito dopo il colpo senza avere il tempo di allontanarsi molto da via Manzoni, a Civate, dove avevano appena messo a segno una rapina alla Deutsche Bank.

Martedì mattina nel lecchese sono finiti nei guai due uomini: un 49enne di Desio, Floriano C. e un pugliese residente a Sesto San Giovanni e di fatto agli arresti domiciliari.

I due sono stati intercettati intorno alle 12.40 quando hanno fatto irruzione nei locali della banca mascherati: a dare l'allarme alla stazione di Valmadrera è stato un cittadino che si è insospettito per gli strani movimenti all'interno dell'istituto di credito.

Immediatamente è scattata l’allerta alle pattuglie della compagnia di Lecco e l’attivazione del personale in borghese del nucleo operativo e del Nucleo investigativo provinciale.

I militari intervenuti hanno proceduto a circondare l’area e a isolare gli accessi alla filiale, in attesa di poter intervenire garantendo la massima sicurezza per tutte le persone presenti nell’istituto. I carabinieri si erano appena posizionati quando hanno notato del movimento dietro la vetrata.

Pochi secondi e la porta della banca si è aperta, con i due malviventi che hanno imboccato l’uscita. Fulmineo l’intervento dei militari, che sono balzati sui rapinatori, bloccandoli e disarmandoli.

Uno dei due aveva con sè uno “spadino” costruito artigianalmente, mentre l’altro aveva in mano una pistola, solo successivamente risultata essere una fedele riproduzione della Beretta mod. 92, priva di tappo rosso.

Una volta immobilizzati i rapinatori, i carabinieri hanno quindi fatto ingresso nella banca, dove hanno trovato impiegati e clienti rinchiusi in un ufficio, con le mani legate mediante delle fascette di plastica.

Dalla sintetica ricostruzione dei fatti emerge quindi che i rapinatori, raggiunta la filiale, sono entrati travisati con delle maschere in gomma e, sotto la minaccia dell’arma, si sono fatti consegnare il denaro immediatamente disponibile.

L’intera refurtiva, costituita dalla somma contante di 2400 euro e da banconote estere per circa 1700 euro, è stata subito recuperata e restituita alla proprietà.

Poco distante dalla banca i carabinieri hanno rinvenuto anche l’auto usata dai rapinatori per raggiungere l’obiettivo, con la quale sarebbero poi fuggiti: si tratta di una Lancia Musa rubata lunedì a Torino.

I due pregiudicati, accusati di rapina aggravata e sequestro di persona, sono stati rinchiusi nelcarcere di Lecco.

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