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Rapine e arresti

La rapina choc in casa: aggrediti con machete e coltello e costretti a spogliarsi

Tre uomini sono stati arrestati

Avevano rubato tutto quello che avevano trovato. Avevano minacciato le loro vittime in branco, costringendo loro a consegnare tutto. Poi, non contenti, avevano intimato a quei due uomini di denunarsi completamente, per essere certi che non avessere nient'altro. Tre uomini - un 26enne marocchino, un 24enne suo connazionale e un 22enne italiano - sono stati arrestati nelle scorse ore dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché accusati di aver aggredito, pestato e derubato un 40enne e un 49enne, anche loro marocchini. 

La violenza era esplosa il 6 gennanio sera, verso le 23, in una casa di via Aldo Moro a Melzo: un appartamento di proprietà di un italiano che ospitava le due vittime in una stanza - in cambio di 200 euro - e i tre aggressori più un quarto ragazzo, minorenne, in un'altra camera, sempre in cambio di un piccolo affitto. 

Stando a quanto ricostruito dall'indagine, scattata dopo la denuncia del 40enne e del 49enne, quella sera alla loro porta aveva bussato il 24enne, che aveva chiesto ai due una sigaretta. Insospetti e preoccupati - "non ci aveva mai rivolto la parola", dirà poi uno dei due - i due inquilini avevano deciso di dargli direttamente il pacchetto per poi richiudere la porta. Ma per poco. Perché nel giro di pochi minuti in stanza si erano presentati anche gli altri tre: il 22enne con un coltello in pugno, il 26enne con un machete e il minorenne con una bottiglia di vetro. 

Il branco si era scagliato con violenza contro i due, rubando cellulari, 350 euro in contanti e pochi altri effetti personali mentre il 49enne li implorava: "Vi prego, potreste essere i miei figli, vi ho dato tutti i soldi che avevo". A blitz finito - dopo aver preso i due a pugni e puntato contro di loro le lame - le vittime erano state fatte spogliare e poi "accompagnate" fuori casa e invitate a non tornare più perché "non abbiamo paura di nessuno, solo di Dio. Se tornate vi ammazziamo". I carabinieri - che hanno ascoltato anche il proprietario dell'abitazione, che ha detto di dormire sul divano e di non essersi accorgerto di nulla - hanno però raccolto gli indizi e hanno stretto il cerchio attorno ai rapinatori. I tre maggiorenni - per il minorenne è in corso un'indagine a parte - sono accusati di rapina, lesioni personali e violenza privata.  

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