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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rapina da 16mila euro al Punto Snai di Paderno: due malviventi in manette

Le indagini condotte dai carabinieri di Desio, Monza e Paderno Dugnano dopo lo smantellamento il 4 novembre scorso di una banda dedita a rapine ai danni di portavalori hanno permesso di identificare altri due criminali

Passamontagna, guanti per non lasciare tracce e due pistole alla mano.

Così tre malviventi sabato mattina intorno alle 10 hanno messo a segno un colpo al Punto Snai di Paderno Dugnano.

16mila euro il bottino che i tre criminali sono riusciti a portare via dalla sala scommesse in pochi minuti ma dopo essersi spartiti il denaro non hanno avuto nememno il tempo di goderselo.

Immediatamente dopo l'allarme lanciato alle forze dell'ordine i carabinieri si sono messi sulle tracce dei tre: due dei soggetti da tempo erano sottoposti a pedinamenti e servizi di osservazione in seguito all'indagine che il 4 novembre scorso aveva portato allo smantellamento di una banda dedita a rapine a portavalori rintracciata a Caronno Petrusella.

Gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Monza, Desio e dei colleghi di Paderno Dugnano avevano permesso di identificare anche i due soggetti come facenti parte del sodalizio criminale, alla continua ricerca di obiettivi sensibili da colpire girando tra centri commerciali, distributori di carburante e sale scommesse del territorio.

Entrambi disoccupati vivevano delle rapine che mettevano a segno e sabato mattina hanno scelto di razziare il punto scommesse di Paderno Dugnano. 

Dietro la minaccia delle armi, insieme a un complice assoldato per l'occasione, i due hanno svuotato le casse della sala scommesse di via Roboldi 33 e si sono dati alla fuga su un'auto rubata a Lainate qualche giorno prima. 

Pochi minuti dopo i carabinieri hanno individuato e arrestato Claudio M., 51 anni, di Limbiate, perito informatico. Addosso al rapinatore i militari hanno trovato una parte della refurtiva e una pistola beretta calibro 40 con caricatore e munizioni. Strenua ma inutile invece la resistenza opposta dall'altro complice, anche lui limbiatese.

​Maurizio G., 52 anni, pluripregiudicato, è stato pizzicato dai carabinieri in strada nei pressi di una rotonda alla guida dell'Audi usata per il colpo: il malvivente ha premuto sull'acceleratore e ha tentato di speronare l'auto delle forze dell'ordine. L'inseguimento si è prolungato per le vie cittadine attraverso strade imboccate contromano e l'uomo è stato rintracciato a Rovellasca, nel comasco, grazie alla vettura parcheggiata nei pressi dell'abitazione di un conoscente.

Il blitz nell'appartamento è scattato subito grazie al supporto dei carabinieri della stazione di Turate e di Cantù. Il 52enne è stato braccato e gli è stata impedita la fuga grazie a un elicottero fatto giungere apposta da Bergamo per monitorare l'area. 

Dopo mezz'ora di trattative il rapinatore ha aperto la porta e in suo possesso è stata trovata parte della refurtiva e il passamontagna usato per il colpo. Il terzo complice invece risulta ad oggi irreperibile ma gli indizi che lo identificano e lo incastrano sono schiaccianti: è stata rinvenuta tra le mure domestiche l'altra parte della refurtiva, una pistola Ruger calibro 9 con matricola abrasa e il suo passamontagna. 

Alla banda sono inoltre state sequestrate le armi, gli accessori per il mascheramento, diverse fascette per il sequestro di eventuali vittime, scanner per l'intercettazione delle comunicazioni delle forze dell'ordine, telefoni cellulari, rilevatori di microspie e chiavi di numerose vetture. 

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