Rapine in centro Monza, la polizia di Stato arresta un altro giovane
Venticinque anni e residente a Macherio. E' lui il giovane che insieme a un 26enne già finito in manette ha preso parte a due delle rapine avvenute nell'ultimo periodo in centro Monza
Giovanissimi, violenti, a volte fuori controllo, pronti a impugnare una cintura per massacrare di botte le vittime o ancora a minacciare qualche coetaneo per farsi consegnare un telefono cellulare. Episodi isolati o coppie criminali più o meno "affiatate" che colpiscono insieme a distanza di pochi giorni, entrando in azione nel centro di Monza senza nemmeno aspettare che cali il buio.
I poliziotti del commissariato di Polizia di Stato di Monza, dopo gli arresti delle scorse settimane che hanno permesso di individuare e arrestare due giovani malviventi responsabili di una violentissima aggressione ai danni di un cameriere rapinato a suon di cinghiate, hanno chiuso il cerchio individuando l'ultimo rapinatore che nei mesi scorsi ha messo a segno alcuni colpi tra via Italia e il centro storico.
Venticinque anni, nato in Brianza e residente a Macherio, alle porte di Monza, Giovanni L.R. è il complice del 26enne di Sovico arrestato lo scorso 20 giugno dai carabinieri della compagnia di Monza e ritenuto responsabile di sei rapine commesse in centro armato di coltello. I militari dell'Arma e la Polizia di Stato dopo le numerose denunce delle vittime, spesso giovanissime, avevano iniziato le indagini per rintracciare i responsabili e, dopo l'arresto del 26enne, i poliziotti sono riusciti a individuare il complice che insieme a lui aveva preso parte a due delle rapine avvenute a Monza.
La sera del 7 maggio scorso intorno alle 23 Alessio P. e Giovanni L.R. hanno accerchiato un ragazzo di 19 anni a ridosso di Spalto Isolino e, minacciandolo a suon di sberle al volto, sono riusciti a portargli via il telefono cellulare. Il giorno dopo la coppia è tornata in azione in centro poco prima delle 20: in via Italia i due malviventi hanno prima adocchiato la vittima, questa volta minorenne, e poi l'hanno seguita e avvicinata fino a rapinarla a suon di schiaffi del cellulareprima di allontanarsi. Anche in questo caso, come avvenuto per le altre violente rapine consumate in centro, la scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza e i poliziotti sono riusciti a individuare il giovane che nel suo armadio custodiva ancora le scarpe da tennis indossate quel giorno insieme ai jeans neri e a una maglietta bianca.
Il ragazzo ha alle spalle piccoli precedenti per furto e al suo curriculum criminale adesso dovrà aggiungere un arresto per rapina in concorso.