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Cronaca

Estorsioni e rapine con coltelli ai danni di ragazzini, arrestati due minorenni

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Vimercate hanno consentito di individuare un 17enne e un ragazzino di 15 anni come responsabili di più rapine avvenute tra Trezzo sull'Adda e il circondario tra giugno e fine novembre

"Se non mi dai i soldi ti picchio, ti ammazzo, ti taglio la faccia". Minacce, violenza e armi. Questi gli "strumenti" che due baby rapinatori usavano per seminare il terrore tra i coetanei e appropriarsi di catenine d'oro, portafogli e soldi. 

I carabinieri della compagnia di Vimercate, grazie a un'attenta indagine partita dai militari di Trezzo sull'Adda e di Vaprio d'Adda, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale dei Minori nei confronti di un 17enne, pregiudicato, e di un ragazzino di 15 anni (al momento irreperibile e ricercato). I due, entrambi di Trezzo sull'Adda e senza fissa dimora, tra giugno e novembre si sono resi responsabili di rapine ed estorsioni, molte ai danni di coetanei. 

Il primo episodio, avvenuto lo scorso giugno a Trezzano Rosa, ha visto i due schiaffeggiare e strappare una catenina d'oro dal collo di un coetaneo. I ragazzini hanno attirato la vittima con la scusa di farsi restituire un paio di scarpe prestate in precedenza e, dopo aver messo le mani sulle scarpe, i rapinatori hanno rubato anche il gioiello. In quell'occasione insieme ai due baby rapinatori c'erano anche altre due persone che sono rimaste ignote e hanno contribuito a immobilizzare la vittima. A fine agosto poi, sempre con l'aiuto di altri complici, i due minori hanno aggredito e rapinato un altro minorenne, sottraendogli il portafoglio con dentro 45 euro. Il malcapitato è stato fermato mentre camminava a Grezzago per strada. I due ragazzini sono scesi dal camper su cui viaggiavano e con l'aiuto del conducente hanno strattonato e scaraventato il minorenne contro il cofano di un'auto in sosta e lo hanno derubato. 

Oltre alla violenza e alle intimidazioni in più occasioni i ragazzini per estorcere denaro o derubare le vittime hanno fatto ricorso alla minaccia delle armi, mostrando ai malcapitati due coltelli. E' stato cosi' che a fine ottobre a Trezzo sull'Adda i baby rapinatori hanno derubato un minorenne e suo padre, costringendoli a consegnare loro 100 euro. "Conosciamo il vostro indirizzo di casa" avrebbero detto alle vittime prima di allontanarsi per costringerli al silenzio e alla paura.

L'elenco dei colpi dei due piccoli criminali è molto lungo e molte delle estorsioni, per il rifiuto delle vittime, fortunatamente non sono andate a buon fine. Tante anche le telefonate a casa e le minacce ricevute da un minore e le pressioni da parte dei ragazzini, per farsi consegnare i soldi. Dalla fine di ottobre a metà novembre inoltre i ragazzi hanno fermato un minorenne chiedendogli somme di denaro che si aggiravano tra i 10 e i 250 euro. Per intimidire la vittima oltre all'uso dei coltelli i due baby criminali lo spaventavano con minacce: "Se non mi dai i soldi ti ammazzo" o ancora "Ti taglio la faccia". 

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