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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

L'ultimo giorno del re: il docufilm sul regicidio a Monza finisce in tv

Il video ideato e diretto da Ettore Radice e prodotto dall'associazione Monza Regale è stato acquistato da Rai Storia. La morte di Umberto I verrà trasmessa in tv: un lavoro per ricordare quell'evento che 120 anni fa ha decretato il declino della Villa Reale di Monza

La morte del re Umberto I finisce in tv. Il docufilm “L’ultimo giorno del re” - scritto e diretto da Ettore Radice e realizzato dall’associazione Monza Regale con il patrocinio del sindaco - è stato acquistato da Rai Storia e per sedici mesi verrà trasmesso sulle varie reti della televisione di Stato.

Il debutto il 29 luglio, nel 120esimo anniversario dell’uccisione del re, rievocando quando quel  29 luglio del 1900 il sovrano venne ucciso per mano dell'anarchico Gaetano Bresci mentre stava dirigendosi alla Forti e Liberi per assistere un saggio ginnico. Il docufilm verrà trasmesso in formato integrale su Rai Storia alle 14.05 e alle 20.25.

“Sono molto felice di questo risultato – spiega Radice, componente di Monza Regale che è si occupato della ricerca storica, della sceneggiatura e della regia -. Il regicidio è un evento che ha profondamente cambiato la vita di Monza e dell’Italia. Ha sancito la fine dell’idillio tra i Savoia e la città. Quando il feretro del sovrano ha abbandonato la Villa Reale, le porte della Reggia si sono definitivamente chiuse. In quel momento il figlio Vittorio Emanuele III annunciò che a Monza non sarebbe mai più tornato. E così fece”. Tanto che, racconta la storia, ogni volta che attraversava la città in treno chiudeva le tendine per non vedere quel luogo dove il padre era stato ucciso.
Nel frattempo iniziò anche un lungo secolo di buio per la Reggia costruita dal Piermarini. "La Villa fu abbandonata e spogliata dei suoi arredi, che i Savoia fecero portare nei palazzi romani”.

“L’ultimo giorno del re” dura circa un quarto d’ora e ripercorre quel giorno di quella calda estate monzese quando il re Umberto I, soprannominato dai figli di Teodolinda “il re buono”, venne ucciso con tre colpi di pistola.

Il racconto viene affidato al generale Emilio Ponzio Vaglia presente all’assassinio e che dieci anni dopo il regicidio venne invitato a Monza. Tre i protagonisti: il re, la regina Margherita e il generale Vaglia, affiancati da uno stuolo di comparse che interpretano dame di compagnia e ufficiali.

“Il docufilm è anche un viaggio alla scoperta della Monza Umbertina, un modo per valorizzare il nostro territorio – prosegue Radice -. Le riprerse, affidate a Pixcube, sono state girate nei giardini della Villa e negli appartamenti reali, all’ospedale Vecchio ricordando la grande generosità del sovrano che all’epoca donò 500 mila lire per la sua costruzione, nella saletta nella saletta reale della stazione e infine una tappa ad Oreno, alla Cascina Lodovica, dove ci sono le carrozze storiche”.

Grande la soddisfazione dell’associazione Monza Regale, sodalizio culturale nato un anno fa con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze della città, la sua storia che affonda le radici nella sua fondatrice la regina Teodolinda, e i suoi monumenti. L’associazione è formata da professionisti di vari settori ed esponenti del mondo culturale monzese. La presiede Antonetta Carrabs, portavoce l’avvocato Bruno Santamaria.

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