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Cronaca

Lo sport di San Fruttuoso scende in campo: "Vogliamo allenarci nel nostro quartiere"

Da anni devono migrare anche fuori Monza per gare e allenamenti. "Fateci una palestra omologata nel quartiere, fruibile dalla mattina alla sera"

Le società sportive di San Fruttuoso scrivono al sindaco di Monza Dario Allevi e agli assessori Andrea Arbizzoni e Martina Sassoli: “Abbiamo bisogno di una palestra nel quartiere, non possiamo continuamente fare trasferte in giro per la città e la Brianza per permettere ai nostri ragazzi e ai nostri utenti di fare sport”. Questa, in sintesi, la richiesta che le società sportive del rione avanzano all’Amministrazione comunale, anche alla luce del progetto del Comune di Monza di costruire una palestra polifunzionale a San Fruttuoso. Gli impianti presenti nel quartiere sono, a detta delle associazioni sportive, obsoleti . “A questa situazione urge porre rimedio – si legge nella missiva -. L’unica  soluzione soddisfacente la si può raggiungere attraverso l’allestimento di un nuovo impianto sportivo che dia respiro nell’immediato e consenta una serena programmazione futura, sgravando oltremodo l’utilizzo dell’impiantistica attualmente  presente in prossimità”.

In trasferta a Monza e Brianza per permettere agli atleti di allenarsi

Allenatori e dirigenti in questi anni hanno fatto salti mortali per garantire agli atleti (di tutte le età) di potersi allenare. Sono oltre 1.200 i tesserati delle società sportive di San Fruttuoso (SanFru Basket, Centro polisportivo San Fruttuoso, Asd Dakota Volley e la neonata Atletico Sanfru calcio) che devono fare i conti con la mancanza di spazi adeguati agli allenamenti e alle gare, e con la burocrazia per conquistarsi qualche ora nelle palestre delle scuole del rione, o di altri quartieri della città. “A San Fruttuoso manca un impianto coperto – spiega a MonzaToday Giuseppe Beretta del Centro polisportivo San Fruttuoso che da 40 anni opera nel rione -. Dobbiamo accontentarci delle palestre delle scuole che però sono fruibili solo dalle 17.30 penalizzando così una bella fetta di utenti disponibili invece al mattino. Le società del quartiere hanno bisogno di un centro chiuso, nel rispetto della sostenibilità adeguato anche per organizzare gare”. C’è chi, come l’Asd Dakota Volley deve emigrare fuori Monza. “Siamo piccoli e non riusciamo ad accedere ai bandi per le palestre comunali – spiega Claudia Anfuso -. Accendendo, a pagamento, a palestre private. Diventa un problema per i genitori che devono accompagnare i bambini e i ragazzi agli allenamenti anche fuori Monza”.

"Perchè non realizzare anche palestra in legno o interrata?"

Una palestra che diventa un servizio essenziale per tutto il quartiere alla quale le associazioni sportive non vogliono assolutamente rinunciare. "È la prima volta dopo 50 anni che il Comune mette a disposizione per programmare questo importante servizio – aggiunge Giorgio Flego del SanFru Basket -. Alle società sportive del quartiere serve una palestra fruibile dalle 9 alle 23. Oggi quelle scolastiche sono fruibili solo a partire dalle 17.30. I nostri atleti si allenano alla Sabin, nella palestra dei Padri di Francia, alla scuola di via Monte Amiata, alla Zucchi e a Muggiò. In passato siamo dovuti andare fino a Macherio". Serve una palestra comnunale che, come ribadisce anche Alessandro Flego dell’Atletico SanFru calcio “deve essere polifunzionale per garantire a tutti di poter praticare la propria disciplina sportiva”. Le società sportive ribadiscono che a loro non interessa nulla di urbanistica: a loro interessa solo permettere a tutti gli atleti (bambini, adolescenti, adulti e anziani) di poter svolgere attività sportiva nel quartiere senza onerosi e scomodi spostamenti fuori dal rione. Ipotizzando anche la realizzazione di una palestra in legno, oppure realizzata sottoterra purché omologata e quindi adeguata anche ad ospitare gare.

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