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Cronaca

Sciopero dei treni venerdì 8 febbraio, ecco il 'venerdì nero' dei trasporti: tutti i treni a rischio

A incrociare le braccia saranno macchinisti e capitreno di Trenitalia

Sciopero dei treni venerdì 8 febbraio. È questo il giorno scelto dal sindacato Orsa per l'agitazione dei dipendenti Trenitalia. A incrociare le braccia saranno macchinisti e capitreno, in quella che loro stessi hanno definito come una "giornata di lotta dei ferrovieri". 

Lo sciopero inizierà alle 9 e terminerà alle 17, fascia oraria in cui sono possibili ritardi e cancellazioni. "Sulle linee regionali - ha informato Trenitalia in una nota - si prevede l’effettuazione di servizi con particolare attenzione alle relazioni a maggiore traffico viaggiatori. Su alcune linee regionali si prevede di confermare l’intera offerta ordinaria".

I treni regionali da e per Milano gestiti da Trenitalia - che ha pubblicato una lista dei convogli garantiti - saranno inevitabilmente a rischio. La stessa azienda ha attivato un numero verde - 800-892021 - dedicato ai viaggiatori, che sarà attivo dalle ore 8.00 di giovedì 7 alle ore 02.00 di sabato 9 febbraio. Le Frecce dovrebbero circolare regolarmente.

Per effetto dello sciopero del personale Trenitalia Liguria risultano già cancellati, invece, il IC 659/660 Milano-Ventimiglia delle 9.10 di venerdì e il IC 681/682 Ventimiglia-Milano delle 17.03. 

Sciopero Trenitalia: i motivi della protesta

A spiegare i motivi della "giornata di lotta" sono stati proprio i sindacalisti di Orsa Ferrovie, che hanno scelto di dire basta affinché " il nostro lavoro non venga sminuito, rovinato da una organizzazione del lavoro che non può chiamarsi tale senza risorse, da dirigenti che non programmano ma vivono alla giornata, da un’azienda che non dà valore e rispetto al servizio che diamo alla clientela, ai viaggiatori delle Frecce come ai pendolari del Regionale".

E anche "perché - proseguono dal sindacato - il nostro lavoro non venga soppiantato da emettitrici, punti vendita esterni, canali internet. Noi offriamo allo sportello un servizio completo, noi assistiamo e supportiamo il cliente in ogni occasione, noi garantiamo la legalità a terra e sui treni sanzionando gli evasori". O "perché - attaccano ancora da Orsa - il nostro lavoro non diventi precario o, peggio ancora, sia dato all’esterno". 

"Per questo chiediamo si metta in cantiere un serio ricambio generazionale, si definisca un piano di assunzioni per tutte le regioni, si garantisca stabilità ai ragazzi con contratti a termine, si confermi - concludono i sindacalisti - il reticolo degli impianti di vendita e sssistenza oggi aperti".

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