Dopo il corteo restano le scritte sui muri: i "messaggi" lasciati in città
Nonostante la manifestazione "No borders Street Parade" si sia svolta senza disordini le tracce del passaggio del corteo sono rimaste sotto gli occhi di tutti
Hanno sfilato per le vie del centro di Monza per chiedere di abbattere le frontiere al grido di "Freedom". Ma insieme agli slogan e ai volantini per chiedere diritti per i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, qualcuno ha pensato di prendersi la "libertà" di vandalizzare i muri della città con slogan e scritte.
Nonostante sabato sera la manifestazione "No borders Street Parade" si sia svolta senza disordini e abbia registrato una partecipazione di circa duecento persone, le tracce del passaggio del corteo sono rimaste sotto gli occhi di tutti. I manifestanti, seguiti dai poliziotti della Polizia di Stato a cui era stato affidato il servizio di ordine pubblico, da piazza Mentana si sono diretti verso il centro e hanno distribuito volantini, fatto sfilare striscioni ed effettuato alcune soste nelle vie della movida dove c'era maggior afflusso di persone. Il corteo poi ha raggiunto la sede del centro sociale Foa Boccaccio in via Ghilini.
Durante la manifestazione non si è registrato alcun disordine. Ma dopo la fine del corteo, tra le strade ormai vuote, sono rimaste le scritte.