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La truffa / Lentate sul Seveso

L’uomo che trova 50mila euro nel “cassetto” a sorpresa ma fa scoprire una maxi truffa: sequestro per società brianzola

Nel cassetto previdenziale dell’uomo c’era un credito d’imposta del valore di circa 50.000 euro, generato da fatture emesse da un’impresa di impiantistica elettrica per lavori di efficientamento energetico mai eseguiti presso un immobile di sua proprietà. La truffa del super bonus

Nel suo cassetto previdenziale ha trovato un credito di imposta per un valore di 50mila euro per lavori di efficientamento energetico su un immobile di sua proprietà. Ma non era partito nessun cantiere. E così l’uomo, trevigiano, ha presentato un esposto alla guardia di finanza e le indagini hanno portato fino in Brianza dove ha sede l’impresa coinvolta e hanno portato alla scoperta di una maxi frode per appropriamento indebito di agevolazioni derivanti dal super bonus 110.

I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Monza, su delega della procura della Repubblica brianzola, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo impeditivo di crediti fiscali per un valore di oltre 4,3 milioni euro, emesso dal gip presso il Tribunale del capoluogo, nei confronti di un’impresa della Brianza, per presunta indebita percezione degli incentivi statali volti alla riqualificazione energetica degli edifici. Il cittadino aveva segnalato l’immotivata presenza nel proprio “cassetto fiscale” di un credito d’imposta del valore di circa 50.000 euro, generato da fatture emesse da un’impresa di impiantistica elettrica - sconosciuta all’esponente - per lavori di efficientamento energetico asseritamente eseguiti presso un immobile di sua proprietà.

“Le prime investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle, oltre a far emergere una serie di indizi e anomalie circa il corretto assolvimento dei previsti obblighi contabili e fiscali – tra cui la mancata presentazione delle comunicazioni periodiche di liquidazione dell’I.V.A. ed il conseguente omesso versamento dell’imposta dovuta, la presenza di fatture attive documentanti operazioni commerciali annullate mediante emissione di corrispondenti note di credito – hanno consentito di rilevare come la società avesse improvvisamente realizzato nel 2022 un volume d’affari più che raddoppiato rispetto agli anni precedenti, grazie ad un ingente fatturato conseguito nel periodo estivo per oltre 4 milioni di euro per asseriti interventi di riqualificazione energetica eseguiti a favore di oltre 130 clienti” spiegano dal comando provinciale della guardia di finanza di Monza.

A seguito degli approfondimenti d’indagine, i Finanzieri hanno constatato la presenza, nel “cassetto fiscale” dell’impresa, di crediti d’imposta accettati per circa 4,3 milioni di euro, in ordine ai quali è stata ravvisata l’esigenza di acclarare l’effettività degli interventi edilizi ammessi all’incentivazione prevista dal Decreto Rilancio, al fine di scongiurare la possibilità che i crediti superbonus 110% vantati possano essere monetizzati con cessione agli istituti di credito, ovvero utilizzati per indebite compensazioni dei propri debiti erariali.

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