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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cadmio, nichel e piombo in elevate quantità negli articoli di bigiotteria cinese

L'operazione condotta dalle Fiamme Gialle di Prato ha portato al sequestro di 1.400.000 articoli tossici provenienti anche da Monza e Brianza: 25 le persone denunciate in totale

Gioielli e bigiotteria cinese contenente elevate percentuali di cadmio, nichel e piombo venduti sul mercato e potenzialmente pericolosi per la salute.

Questa la scoperta fatta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Prato che ha sequestrato oltre 1.400.000 articoli di bigiotteria e denunciato venticinque persone che gestivano la merce anche a Monza e Brianza.

Durante l'indagine da parte delle Fiamme Gialle è stata concentrata l'attenzione su tutti quegli articoli che vengono prodotti mediante l’utilizzo di metalli pesanti, estremamente tossici per la salute e messi severamente al bando da uno specifico regolamento comunitario, noto con l’acronimo R.E.A.CH., "Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals".

A partire da febbraio la Guardia di Finanza ha fatto visita a Prato ad alcuni esercizi commerciali, gestiti da cinesi: la perquisizione ha permesso di prelevare e analizzare campioni di merce che hanno rilevato la presenza di percentuali tossiche di metalli.

Le analisi sono state eseguite dall’Istituto “Buzzi” di Prato e hanno rilevato elevatissime percentuali di Nichel, Cadmio e Piombo.

L'indagine che ha fatto seguito alla scoperta ha permesso di localizzare e individuare diciassette fornitori e importatori dei prodotti illegali disseminati un po' su tutto il territorio nazionale, compresa la Brianza. 

Le persone finite nel mirino degli inquirenti sono riconducibili ad aziende cinesi con sedi a Roma, Milano, Rovigo, Padova, Monza e Viterbo.

Oltre a Prato anche qui sono state eseguite una serie di perquisizioni e posti sotto sequestro articoli.

Al momento sono stati sequestrati 1.400.000 articoli di bigiotteria, il cui valore commerciale stimato ammonta a circa 10 milioni di euro.

Le persone segnalate all’autorità giudiziaria e indagate per i reati di frode in commercio con immissione sul mercato di prodotti pericolosi nonché adulterazione continuata di prodotti in danno della salute pubblica sono in totale venticinque. 

Solo qualche settimana fa proprio in Brianza, a Brugherio e a Giussano, la Guardia di Finanza aveva effettuato controlli e sequestrato merce in due esercizi commerciali gestiti da cinesi. 

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