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Cronaca

Dieci milioni di prodotti pericolosi sequestrati, indagato imprenditore di Monza

Nel mirino della Guardia di Finanza di Torino sono finite una serie di società riconducibili a soggetti di origine cinese. Cinque denunce

Dieci milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute sequestrati, settanta lavoratori assunti irregolarmente e cinque persone denunciate tra cui anche un imprenditore di Monza.

Questi i numeri dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino che ha portato al sequestro di 10 milioni di prodotti tra piercing, orecchini, ciglia e unghie finte venduti con marchi contraffatti o senza certificazione di conformità, costruiti con materiali non testati, con il rischio che a contatto con la pelle potessero rilasciare sostanze tossiche o nocive. 

Nel mirino dei controlli delle Fiamme Gialle è finita una fitta rete di società, tutte riconducibili a soggetti di origine cinese, con attività a Torino e in alcuni comuni dell’hinterland: Santena, Settimo Torinese, Nichelino, Chieri e Pianezza. Nell'indagine risulta coinvolto anche un imprenditore di Monza da cui le imprese torinesi si rifornivano.

L’intervento dei Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha appurato come un notevole numero di prodotti erano venduti con false certificazioni di conformità, senza alcuna indicazione circa la denominazione legale o merceologica, i dati dell’importatore e la presenza di materiali o sostanze pericolose, il tutto con evidenti rischi per la sicurezza degli ignari consumatori. Numerosi anche gli articoli di elettronica tolti dal mercato perché sprovvisti del marchio di conformità CE o che riportavano marchi palesemente contraffatti.

Nel corso dell’intervento è anche emerso come alcune delle società coinvolte nell’indagine, impiegassero abitualmente un gran numero di lavoratori (pachistani, nigeriani, ma anche un italiano) in nero o assunti irregolarmente, esponendoli, in tal modo, a elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali. Una delle aziende attenzionate dai finanzieri nell'ambito dell'indagine, un grosso market di Santena, è risultata tra l’altro completamente sconosciuta al fisco con un’evasione fiscale milionaria. In totale cinque persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Torino per i reati contraffazione, vendita di prodotti pericolosi ed evasione fiscale.

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