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Cronaca San Fruttuoso

"Caro netturbino non pulire, fagli fare il picnic nella spazzatura"

La provocazione del referente del Controllo di vicinato della Boscherona

"Grazie Sergio per tutto quello che fai. Anche se io al tuo posto mi rifiuterei di perdere ore e ore a pulire finchè non si trovano delle soluzioni". A parlare è Roberto Civati, referente del Controllo di vicinato di Monza (Gruppo Boscherona). 

Un'email al comune di Monza con tanto di foto e di complimenti al dipente della ditta Sangalli per il lavoro che ogni giorno compie per tenere pulita quell'area che, chiusa da mesi, continua ad essere punto di ritrovo di persone che organizzano picnic e barbecue abusivi. Lasciando poi tutta l'immondizia in bella vista. Così che il parchetto della Boscherona, come già raccontato alcune settimane fa dallo stesso Civati, è diventato un parco della droga e del degrado. Un problema ben noto al comune di Monza dove Civati da tempo continua a segnalare situazioni di abbandono e di pericolo. Il monzese ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine soprattutto nel fine settimana quando, fin dalla mattina, sarebbe necessaria la presenza delle pattuglie per evitare che le persone entrino nell'area. 

Intanto Sergio, soprattutto durante la bella stagione e dopo i fine settimana si ritrova a dover impiegare molto tempo per ripulire un'area della città lasciata in uno stato pietoso da cittadini maleducati. "La Boscherona è lasciata alla sbando - prosegue Civati -. Per Sergio, l'operatore ecologico che si occupa di quell'angolo della città, è difficile mantenere il decoro. È solo grazie al suo impegno giornaliero se si riesce ad avere un parco pulito".

Ma il referente del Controllo di vicinato (gruppo Boscherona) sottolinea che non è normale tenere un operatore ecologico impegnato ore ed ore a ripulire un angolo del quartiere che viene messo a soqquadro da persone che possono agire indisturbate: non solo organizzando picnic in un'area vietata, ma abbandonando anche i rifiuti. "Ho grande rispetto per il lavoro che svolge Sergio e per quello di tutti i suoi colleghi - conclude -. Ma se fossi al loro posto lascerei tutto come trovo, almeno fino a quando non si trovano delle soluzioni. Così almeno i successivi frequentatori si rendono conto di ciò che lasciano e così, difficilmente, faranno i pic nic nella spazzatura". 

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