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Martedì, 16 Aprile 2024
Droga e arresti

La fabbrica di droga da un milione e mezzo di euro con i "guardiani" armati di pistola

Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri. La maxi serra di canapa lungo la Valassina

Una fabbrica di droga, con le foglie di canapa coltivate in maniera intensiva in un capannone presidiato da presunti pusher armati. Questa la scoperta fatta dai carabinieri della compagnia di Seregno all'alba di venerdì, all'interno di un capannone a Monguzzo, lungo la Valassina nella provincia di Como. Proprio qui infatti qualcuno aveva segnalato la presenza di un opificio clandestino dove lavoravano dipendenti in nero. In realtà anziché accertare la presenza di lavoratori irregolari i militari dell'Arma hanno scovato una serra allestita per la coltivazione intensiva della marijuana. Tremila piante di canapa indiana da cui sarebbero poi stati ricavati anche duecento chili di sostanza stupefacente che, se immessa sul mercato nero dello spaccio, avrebbe fruttato quasi un milione e mezzo di euro. 

La droga e le pistola col silenziatore

All'interno del capannone sono stati anche fermati due uomini di 25 e 36 anni, entrambi incensurati, cittadini albanesi. I due vivevano all'interno dello stabile dove avevano allestito una dependance di fortuna ed erano armati di una pistola clandestina assemblata (priva di matricola) con canna filettata, silenziatore e relativo caricatore. Ora sono finiti in manette per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e per la detenzione dell’arma clandestina.

Il capannone, allestito per la coltivazione ad alta intensità di canapa indiana illegale con 40 ventilatori e 100 lampade riscaldanti e grossi condizionatori industriali, è stato posto sotto sequestro.

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