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Cronaca Villa Reale

Serrone della Villa Reale, partiti i lavori di riqualificazione

Gli interventi che prevedono uno stanziamento di fondi di oltre 398mila euro hanno l'obiettivo di arrestare il degrado a cui è soggetta la struttura e riportarla al suo antico splendore

Il Serrone della Villa Reale cambia aspetto grazie ai lavori di riqualificazione. L’ala della Reggia progettata da Piermarini nel 1790, conosciuta nei secoli come orangerie, dalla scorsa settimana è soggetta a interventi di manutenzione straordinaria che investiranno sia i locali interni che la facciata, coinvolgendo anche la Rotonda dell’Appiani.

Le principali misure, per un investimento complessivo di oltre 398mila euro, riguarderanno la rimozione della tinteggiatura nella parte superiore della facciata e dell’intonaco insieme a tutte le partiture nella parte inferiore che risulta quella più danneggiata. In seguito si procederà con la rintonacatura con malte a base di calce e inerte con granulometria e tipologia simile all’originale.

Verranno sottoposte a tinteggiatura anche le pareti interne e si disporrà l’adeguamento dei bagni per l’accesso ai disabili. Si procederà anche alla revisione dell’orditura lignea e dell’isolante termico con eventuali rappezzi. I lavori verranno eseguiti con tecniche non invasive e rispettose del carattere storico dell’edificio e in coordinamento con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano.

Particolare attenzione durante i lavori verrà prestata al restauro delle coperture e all’eliminazione dei fenomeni di infiltrazione di acqua che hanno lo scopo di fermare il fenomeno di deterioramento della struttura, accelerato dal violento nubifragio del 5 agosto 2011 che, aveva causato danni agli affreschi realizzati da Appiani.

Gli interventi riporteranno all’antico splendore il gioiello architettonico del Piermarini e verranno eseguiti garantendo il normale svolgimento delle attività espositive in corso.

Il Serrone della Villa Reale che dal 1985 ospita esposizioni, rassegne d’arte e mostre, un tempo era luogo d’accoglienza di piante e sotiche e rare e per questo definito orangerie, citroneria o ancora cedraja, agrumeria, serra di agrumi e limonaia.

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