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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sgombero alla ex casa delle aste trasformata in dormitorio

L'ultimo atto della lotta allo spaccio in città dopo gli arresti dei giorni scorsi per il traffico di droga in via Artigianelli è andato in scena l'altro giorno quando i poliziotti hanno sorpreso alcuni marocchini all'interno dell'area abbandonata

Non è bastato agli inquirenti arrestare sei spacciatori marocchini e denunciare altri tre connazionali che avevano trasformato il centro di Monza in una piazza dello spaccio, con la base logistica ai giardini di via degli Artigianelli dove vendevano droga soprattutto a minorenni.

Proprio qui infatti un gruppo di marocchini aveva iniziato ad operare dopo che diversi blitz degli agenti e dei carabinieri nei mesi trascorsi avevano dichiarato guerra al traffico di stupefacenti nell'area dei Giardini della Villa Reale. Nei giardini a ridosso del centro gli stessi soggetti pizzicati nei controlli dei mesi scorsi sono stati poi immortalati dai video girati dagli agenti appostati sui tetti delle case del quartiere a vendere droga ai ragazzini.

Per mettere la parola fine alla battaglia contro lo spaccio cittadino iniziata tempo fa però i poliziotti sono andati oltre gli arresti, cercando di "chiudere il cerchio" individuando il rifugio dove la banda di senza fissa dimora dimora dormiva. L'attività investigativa ha portato alla vecchia casa delle aste in viale Cesare Battsti 40, una vasta area di capannoni industriali da tempo dismessi. Qui in un edificio fatiscente e abbandonato di proprietà di una società immobiliare lecchese la banda aveva messo in piedi il proprio rifugio: qui i pusher dormivano, gestivano affari e si nascondevano. 

Dopo aver individuato la loro posizione ed essersi assicurati che nessuno potesse allontanarsi attraverso vie di fuga, i poliziotti nei giorni scorsi hanno avviato lo sgombero sorprendendo all'interno dei locali cinque marocchini. Si tratta di soggetti irregolari sul territorio, alcuni con un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale pendente e tutti tra i 30 e i 42 anni. Tra loro, all'interno del capannone, gli agenti del commissariato di viale Romagna hanno identificato anche uno dei tre uomini che nel corso dell'operazione in via degli Artigianelli era stato solo denunciato. Quest'ultimo, 31 anni, era stato anche giudicato un soggetto "socialmente pericoloso" dal magistrato di sorveglianza. 

Tutti gli uomini sorpresi all'interno dei locali sono stati denunciati per occupazione abusiva e accompagnati in Questura a Milano. Nel corso del blitz di sgombero non è stata trovata alcuna traccia di sostanza stupefacente: a escludere la presenza di droga tra gli occupanti è stato il fiuto di Ocar, il cane che nel corso dell'indagine di via degli Artigianelli aveva coadiuvato gli agenti durante le perquisizioni. 

Dopo il felice esito dell'indagine condotta dal commissariato di viale Romagna dagli uffici informano che l'attenzione nei confronti del fenomeno resta comunque alta. 

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