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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Viaggi verso il Nord per i migranti siriani, in manette un altro "scafista" di terra

L'arresto nell'ambito dell'operazione Transitus condotta dalla Squadra Investigativa del commissariato di Polizia di Stato di Monza: arrestato un cittadino siriano di 29 anni

Parlava la stessa lingua dei suoi "clienti" e mostrava loro di aver condiviso lo stesso dramma e di avere la soluzione per consentire alle famiglie in fuga dalla Siria di ricominciare un'esistenza lontana dall'inferno. E' stato così che A.B.F. un cittadino siriano incensurato di 29 anni ha fatto "carriera" all'interno dell'organizzazione criminale che tra Monza e Milano a partire dall'agosto 2014 ha gestito e portato a compimento decine di viaggi, trasportando clandestinamente famiglie di profughi nei paesi del nord Italia.

Anche per lui però, come per i dodici cittadini coinvolti in questo giro di sfruttamento dell'immigrazione clandestina portato alla luce con l'operazione Transitus condotta dalla squadra Investigativa del commissariato di Polizia di Stato di Monza, sono scattate le manette.

"Transitus", la polizia sgomina un'organizzazione di "scafisti" via terra

Dopo essersi reso irreperibile per alcuni giorni, subito dopo che i poliziotti avevano fatto scattare le misure di custodia cautelare in carcere per i dieci soggetti coinvolti a vario titolo nel giro d'affari, l'uomo è stato arrestato giovedì 21 luglio a Milano, a pochi passi dalla Questura con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Gli agenti del commissariato monzese lo hanno raggiunto poco dopo che il 29enne è sceso da un volo proveniente dalla Germania dove da qualche tempo si era trasferito. Appena il siriano ha messo piede in Italia, dove avrebbe dovuto essere presente ad alcuni incontri per un nuovo "affare" nel quale voleva essere coinvolto, ha dovuto fare i conti con la giustizia. 

Il 29enne, all'interno dell'agenzia dei "viaggi della speranza" ricopriva un ruolo di tutto rispetto, e doveva rendere conto soltanto all'egiziano ritenuto il capo dell'organizzazione. Lui stesso nell'ottobre del 2014 aveva organizzato due viaggi verso la Germania nei quali era riuscito a coinvolgere tre nuclei familiari per un totale di dodici persone tra le quali alcuni bambini. Prima di trasferirsi in Germania l'uomo aveva vissuto e stretto le sue relazioni di "affari" a Monza. 

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