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Il pusher, richiedente asilo, che prende a pugni il poliziotto

L'uomo è stato fermato nei pressi della stazione mentre cercava di nascondere la droga

Quando gli agenti della questura lo hanno notato nei pressi della stazione lo hanno fermato. Nel frattempo l'uomo - originario del Gambia, poi risultato irregolare sul territorio - cercava di nascondere qualcosa nella fessura del muretto davanti alla stazione di Monza. A quel punto gli agenti lo hanno fermato e lo hanno accompagnato nell'auto di servizio ma l'uomo - secondo quanto riferiscono gli inquirenti - avrebbe reagito violentemente scagliando anche un pugno in faccia a uno dei poliziotti.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio di sabato 21 gennaio, nei consueti controlli della polizia di Stato nei pressi della stazione di Monza, uno dei luoghi più 'sensibili' della città. E proprio nei pressi dello scalo ferroviario hanno intercettato l'uomo che, malgrado la reazione violenta, è stato fermato. Gli agenti hanno recuperato l'involucro che l'uomo aveva nascosto nel muretto e che conteneva 69,13 grammi di hashish.  Il cittadino gambiano è stato poi sottoposto a perquisizione personale: gli agenti gli hanno ritrovato 25,76 grammi di droga nascosta all'interno del calzino, e 215 euro probabilmente frutto di attività illecite. Gli uomini della questura monzese hanno poi effettuato anche la perquisizione domiciliare all'interno di un'area abbandonata di Sovico dove l'uomo aveva dichiarato di vivere. Lì hanno trovato poco più di 2 grammi di cocaina. 

Dai controlli è risultato che l'uomo aveva precedenti per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. E' stato arrestato e il giorno successivo trasferito in tribunale per la direttissima dove il giudice, oltre a convalidare l'arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere ed il rinvio dell'udienza al 6 marzo. I due agenti nel frattempo si sono recati al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo per le cure del caso e sono stati dimessi con una prognosi di 7 e 5 giorni.

Intanto è stato attivato anche l’ufficio Immigrazione della questura di Monza per l’adozione di tutti i provvedimenti volti a verificare la permanenza dell'uomo in Italia. Dalla questura riferiscono che “dai controlli è emerso che l'uomo era già arrestato nell’ambito dell’indagine Dedalo della Squadra Mobile di Monza,  è richiedente asilo, con procedimento in fase di ricorso a seguito del rigetto della richiesta della protezione internazionale. Pertanto all’esito della decisione del tribunale di Milano -Sezione Specializzata, verrà attivato il procedimento per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale”.

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