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Cronaca Cesano Maderno / Via Magenta

Forzano un posto di blocco e minacciano con una pistola i carabinieri

L'inseguimento da Cogliate a Cesano Maderno e poi i colpi: feriti due pregiudicati. La ricostruzione dell'accaduto

Non hanno commesso alcuna rapina ma giravano con una pistola Colt Special calibro 38 rubata in macchina e non erano diretti al poligono di tiro. Che cosa avessero in mente resta ancora una incognita ma i carabinieri li hanno fermati prima che potessero mettere a segno qualsiasi colpo.

Due uomini, entrambi pregiudicati, martedì sera hanno forzato un posto di blocco in Brianza, a Cogliate, e sono stati fermati e arrestati a Cesano Maderno dove, terminato l'inseguimento, uno di loro è sceso dalla vettura che guidava, ha estratto l'arma e l'ha puntata contro i militari.

Gli uomini del Nucleo Radiomobile della compagnia di Desio e i colleghi di Solaro prima che il pregiudicato premesse il grilletto hanno aperto il fuoco, immobilizzandolo. Il complice, disarmato, dopo gli spari si è arreso.

Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di martedì quando i carabinieri della stazione di Solaro hanno intimato l'alt a una Smart nera in via Monte Bianco. Secondo la dinamica ufficiale ricostruita dal comando di Desio, l'auto con a bordo due uomini, poi identificati in due pregiudicati di cui uno evaso dai domiciliari, ricercato e in possesso di un'arma rubata, ha continuato la corsa senza rispettare l'ordine.

La smart a folle velocità attraverso il centro abitato ha cercato di allontanarsi e di seminare la gazzella dei militari, speronandola più volte fino a lasciarla indietro. L'allarme via radio è stato lanciato alla tenenza di Desio dove i carabinieri del Nucleo Radiomobile si sono mobilitati per rintracciare l'auto che, nel frattempo, aveva raggiungo Cesano Maderno.

Viaggiando in contromano e sfrecciando con una velocità sostenuta per il quartiere i due malviventi pensavano di far desistere i carabinieri che invece sono riusciti a raggiungerli e a bloccare la Smart in via Magenta.

Qui dall'auto è sceso il conducente, M. P., 49enne pluripregiudicato condannato ai domiciliari e residente in provincia di Latina. Il malvivente ha aperto la portiera e di fronte ai militari ha impugnato un'arma e l'ha puntata contro di loro, minacciando di aprire il fuoco. Prima che i colpi potessero partire i carabinieri hanno sparato. I proiettili esplosi a distanza ravvicinata hanno colpito il 49enne alla tibia sinistra, alla coscia destra e da ultimo al fianco sinistro.

Il complice con lui in auto, P.P., pregiudicato residente a Seveso, invece è uscito dall'abitacolo e si è consegnato ai carabinieri che lo hanno bloccato e arrestato immediatamente.

Nessuno dei militari è rimasto ferito durante il conflitto a fuoco ingaggiato per mettere fine alla fuga dei malviventi ed evitare che lo scontro degenerasse all'interno del centro abitato.

Il malvivente ferito è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano da un'ambulanza ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Il 49enne non si trova in pericolo di vita: è stato ricoverato in prognosi riservata ed è piantonato dai militari.

La pistola che ha impugnato e puntato contro i carabinieri è una Colt Special calibro 38 di fabbricazione statuinitense, completa di matricola. Il revolver è risultato rubato a Torino nel 2012. Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato all'interno dell'abitacolo della Smart anche sei proiettili.

Per il conducente del mezzo le manette sono scattate con le accuse di minacce aggravate, porto e detenzione abusiva di armi e munizioni, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale ed evasione. Per P.P. sevesino pregiudicato, passeggero a bordo della Smart, invece l'arresto è legato al reato di resistenza aggravata. 

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