"Lo Stato mi ha abbandonato": uomo minaccia suicidio dall'Arengario
Un uomo che si è detto collaboratore di giustizia è salito sulle impalcature dell'Arengario in pieno centro di Monza alle 19.25 di martedì sera minacciando di gettarsi di sotto. "Ho denunciato i miei estorsori, ma mi hanno lasciato solo"
MONZA – Da ricco che era, si è ritrovato con l’azienda fallita e senza più i soldi per sfamare la moglie e i tre figli. Un imprenditore è salito sull’arengario di Monza. «Armato» di megafono, si è messo a urlare al mondo la sua rabbia.
L’imprenditore ha raccontato di essere stato un collaboratore di giustizia. La sua «colpa» sarebbe stata quella di aver denunciato alcuni scandali nella sanità pugliese. Da quel momento la sua azienda avrebbe perso tutti gli appalti, finché sarebbe fallita.
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L’uomo è salito in cima all’arengario di Monza verso le 19.15, approfittando dei ponteggi montati sul monumento sottoposto a restauro. Nella salita si è servito anche di una corda. A causa della clamorosa protesta sotto l’arengario si è creato un capannello di curiosi. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Monza, gli agenti della polizia locale, i vigili del fuoco e il sindaco, Roberto Scanagatti.
L’uomo ha chiesto di parlare con un sottoufficiale dell’Arma, che è salito sulla struttura per avviare una trattativa e convincere l’imprenditore a scendere. L'uomo è sceso alle 21.05 al termine della trattativa condotta dai carabinieri.