Tangenti sanità, 7 arresti in Lombardia; acquisiti documenti al San Gerardo

MONZA - Gli investigatori della Dia hanno arrestato sette persone martedì, tra cui l'imprenditore Giuseppe Lo Presti e l'ex consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Guarischi. In manette anche Leonardo Boriani, direttore de La Padania dal 2006 al 2012, in seguito alla testata online ilvostro.it. . L'accusa è di corruzione.

LE MAZZETTE - Le mazzette, nella ricostruzione dei pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio erano pagate per ottenere l'appalto per la manutenzione di apparecchi elettromedicali al San Paolo, per i servizi di radiologia all'Azienda ospedaliera della Valchiavenna di Sondrio e per l'installazione di sofisticati macchinari per la diagnostica tumorale all'Istituto milanese dei tumori e all'Azienda ospedaliera di Cremona. Sono indagate, e hanno ricevuto un avviso di garanzia, altre 13 persone, tra cui il direttore generale della Sanità lombarda, Carlo Lucchina, e altri manager pubblici a Monza, Cremona, e all'Istituto tumori di Milano. Documenti sono stati acquisiti al San Gerardo. 

GLI APPALTI  - L'appalto valtellinese, per esempio, valeva 9 milioni di euro e il direttore generale avrebbe accettato la promessa di 500mila euro per assicurare un trattamento di favore all'azienda dei Lo Presti: la Xermes Italia. Parte dei pagamenti è documentata con intercettazioni e pedinamenti degli investigatori della Dia che sono partiti dalle indagini che nel 2010 avevano portato in carcere l'ex direttore dell'Asl di Pavia, Carlo Antonino Chiriaco e Giuseppe Neri, capo della 'locale' della 'ndrangheta pavese. Ci fu anche un suicidio ad attirare l'attenzione della Direzione investigativa antimafia: quello di Pasquale Libri, dirigente del san Paolo, sfiorato dall'inchiesta su Ciriaco. Tangenti fino a pochissimo tempo fa, in un contesto da cui è emersa, per gli investigatori, "una ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale".