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Cronaca Centro Storico / Piazza Carrobiolo

Aumento accise sulla birra, l'assessore: "Penalizza gli agrobirrifici"

Gianni Fava, titolare regionale della delega all'agricoltura, si scaglia contro l'aumento dell'accisa in vigore dal 10 ottobre

L'accisa sulla birra è aumentata dal 10 ottobre e non si fa attendere la replica dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Fava, secondo cui si tratta di un provvedimento ingiusto, "un'ulteriore vessazione contro un prodotto di così largo consumo". L'accisa è ora di 2,66 euro per ettolitro e per grado, ma nel 2014 passerà a 2,70 euro e - a partire dal 2015 - sarà di 2,99 euro.

Due i provvedimenti del governo che l'aumento di accisa finanzierà: il decreto scuola e il decreto cultura. Ma Fava - che ha promesso di firmare la petizione di AssoBirra. Da ottobre 2013, per una bottiglia da 66 cl di birra a 5 gradi si pagano 18,8 centesimi di euro d'accisa, il triplo rispetto a Germania e Spagna. Un sorso di birra su tre, secondo i calcoli dell'associazione di categoria, che nel 2015 diventerà un sorso su due.

Fava - come detto - non ci sta: "Non solo rischia di penalizzare un comparto al quale anche gli imprenditori agricoli si sono affacciati con creatività, impegno e soddisfazione, ma influirà negativamente anche sul piano della convivialità e su quel rito sociale della "birra in compagnia", che è sostanzialmente positivo, pur tenendo presente che con gli alcolici non si deve eccedere".

La preoccupazione è che gli agro-birrifici lombardi e in generale italiani possano risentirne, oltretutto in un momento di crisi.

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