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Cronaca Stazione / Piazza Castello

Truffe, come riconoscerle ed evitarle

Il Doott. Vincenzo Panza dell'Associazione Nazionale Carabinieri e il capitano dei carabinieri di Monza, Enrico Vecchio, hanno illustrato in un incontro pubblico come individuare i malintenzionati

C'è la finta infermiera che si insinua in casa fingendo di sostituire l'abituale incaricata, c'è il falso postino magari accompagnato da un complice oppure ancora i finti carabinieri che fanno leva sulla sicurezza ispirata dalla divisa per commettere i più vergognosi raggiri o ancora l'amico del figlio che spunta da un polveroso e poco nitido passato con un debito da riscuotere.

Tanti sono i volti dei truffatori ma uno solo il loro intento: raggirare e derubare.

Da questi stratagemmi a Monza, giovedì pomeriggio durante un incontro pubblico a cui hanno partecipato, per dare il loro contributo, diversi professionisti insieme all'ideatore del progetto il dott. Vincenzo Panza, dell'Associazione Nazionale Carabinieri, e il rappresentante delle forze dell'ordine il capitano dei carabinieri di Monza, Enrico Vecchio, la popolazione è stata messa in guardia. 

E' stato delineato il profilo del truffatore identificato come un uomo o una donna gentile, affabile, ben vestito e mosso da insistenza e urgenza per la sua necessità di mettere a segno il colpo subito e poi far perdere le proprie tracce.

Come il capitano Vecchio ha sottolineato tanti sono i reati di questo tipo ma si tratta di un fenomeno ancora più esteso perchè non viene denunciato da parte delle vittime che spesso si vergognano di essere state raggirate. 

Il consiglio più utile resta quello di non aprire agli sconosciuti e di verificare sempre le situazioni nelle quali ci si trova di fronte persone estranee.

Ma, come ha spiegato il dott. Panza "non basta più citare la casistica perchè i truffatori se ne inventano una ogni giorno".

Ed è così che dopo che sono state illustrate, anche grazie al supporto di filmati messi a disposizione dalla redazione di Striscia la Notizia, le situazioni inscenate da questi ladri-attori, tutte diverse ma con il medesimo colpo di scena, il furto appunto, al termine dell'incontro, tra i discorsi di un'anziana signora si scopre che davvero la fantasia di questi truffatori è sconfinata.

La donna infatti ha raccontato di essere stata raggirata dopo aver subito un lutto perchè un ragazzo, spacciatosi con le lacrime al telefono per un suo nipote, dopo la perdita le aveva fatto una telefonata così realistica che lei gli aveva consegnato del denaro.

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