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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Animali / Nova Milanese

Traffico illegale di cuccioli: un sequestro in Brianza

La segnalazione era partita da un brianzolo che aveva acquistato un cucciolo on line: il cagnolino era morto pochi giorni dopo

L'annuncio era stato pubblicato su un sito di acquisto e vendita. La foto di quel batuffolo di pochi mesi faceva tanta tenerezza al semplice sguardo e aveva subito conquistato quel brianzolo che aveva intenzione di compare un cane. Ma dietro a quella che all'apparenza sembrava una attività regolare c'era un uomo di Cinisello Balsamo che cercava di vendere cuccioli non vaccinati e non registrati all'anagrafe canina. Per lui è scattata una sanzione di mille euro.

L’indagine è iniziata grazie alla segnalazione di un cittadino che aveva acquistato un cagnolino rispondendo a un annuncio su un noto portale. L'appuntamento in un parcheggio, la consegna del cane ma il ritorno a casa è stato tutt'altro che felice. Il cucciolo - un cagnolino di piccola taglia - purtroppo si è subito sentito male e dopo pochi giorni è morto a causa di un'infezione gastrica. A quel punto il proprietario ha segnalato il fatto alle Guardie Zoofile Oipa di Milano-Monza Brianza che si sono subito messe al lavoro. 

Le guardie Oipa, cercando tra i tanti annunci, hanno trovato un’inserzione simile che metteva in vendita cuccioli di razza di piccolissima taglia e hanno risposto prendendo un appuntamento. In borghese hanno incontrato il venditore, che si è fatto trovare in un parcheggio con un cagnolino di circa 60 giorni. "Dopo avere verificato che il cane non era vaccinato né registrato all'anagrafe canina, ci siamo qualificati e con l'ausilio dei carabinieri di Nova Milanese abbiamo notificato la sanzione e abbiamo sequestrato il cucciolo che, dopo la visita di un veterinario dell’Ats Brianza, è stato ricoverato nel canile sanitario Fusi di Lissone", spiega Fabio D’Aquila, coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Milano-Monza Brianza,

"L’azione rientra nel contrasto al traffico illegale di cuccioli, per lo più provenienti dai paesi dell’Est, condotto dall’Oipa in tutt’Italia - spiegano dall'associazione -. Spesso questi cuccioli, che arrivano senza neppure le vaccinazioni obbligatorie e con documenti e passaporti falsi, finiscono nel giro della vendita online, ma non solo, dopo essere stati strappati da piccolissimi alle madri che vivono vite infernali come fattrici, e dopo avere affrontato viaggi terribili stipati in furgoni”.

L'invito è prestare molta attenzione agli annunci on line di vendita degli animali (non solo cani e gatti). "Nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale - precisano dall'associazione - molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e anche acquistare animali online può comportare il concorso in tale traffico". Per ulteriori informazioni e per segnalare situazioni sospette o di maltrattamento inviare un'email a guardiemilano@oipa.org.    

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