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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Limbiate

La sintesi dell'incontro per il tram del consigliere Archetti

All'incontro di ieri per discutere il futuro del tram della Comasina c'era anche il consigliere comunale di Limbiate Sandro Archetti, che ha pubblicato sul gruppo Facebook dedicato alla questione la sua sintesi

SINTESI DELL’INCONTRO DEL 16-05-2012 IN PROVINCIA DI MILANO
 (pubblicata su Facebook nel gruppo "Salviamo il tram della Comasina" dal consigliere comunale di Limbiate Sandro Archetti")

Amministratori presenti:
Raffaele Cattaneo
Assessore Trasporti della Regione Lombardia
Giovanni De Nicola
Assessore Viabilità e Trasporti della Provincia di Milano
Francesco Giordano
Assessore Viabilità e Trasporti della Provincia di Monza e Brianza
Pierfrancesco Maran
Assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Milano
Marco Alparone
Sindaco del Comune di Paderno D.no
Massimo Cionci
Assessore ai lavori pubblici, mobilità e ambiente del Comune di Limbiate
Paride Tatti
Assessore ai lavori pubblici, mobilità e ambiente del Comune di Limbiate
Sandro Archetti
Consigliere Comunale con delega alla Metrotranvia del Comune di Limbiate

Per ATM
Bruno Rota
Presidente ATM
Ettore Kluzer
Ex. Direttore di Esercizio della Metropolitana

Si inizia alle 17.00 con il tentativo di capire a chi stanno in capo le responsabilità della chiusura della tranvia.
 Indagato n. 1 il Comune di Milano con diversi riferimenti ad ATM che invece sostiene di esserne vittima e di aver subito ingiustamente delle critiche dai giornali.

De Nicola che all’inizio è il più animato a cercare di definire le responsabilità, quando inizia ad essere tra gli “indagati”, tenta di minimizzare, incalzato da Cattaneo che invece è molto incazzato.

Dice di aver subito un danno politico importante e che da ora in poi sulla questione tranvia Milano Limbiate ci andrà con i piedi di piombo.
  All’inizio la questione sembra di carattere tecnico, nel senso che le responsabilità sembrano essere imputate alla questione della burocrazia nel recupero delle traversine sulla Desio Seregno, ma con l’andare del tempo si capisce che c’è qualcosa di diverso, sebbene non così esplicito.


Mentre Cattaneo e De Nicola insistono perché i lavori inizino da subito per essere conclusi prima dell’arrivo del Papa (2 e 3 giugno), ATM prende tempo, accampa scuse per ogni cosa, sostiene che non sia possibile finire entro quella data, che bisogna vedere di chi è la proprietà delle traversine, che in fondo con i pullman le cose non vanno malissimo, ecc.


Maran invece ribadisce che i soldi per la prima tranche dell’intervento di messa in sicurezza sono già deliberati da mesi e che non ci sono problemi ad iniziare subito, tenendo conto dei tempi tecnici, ma aggiunge che la seconda tranche è indissolubilmente legata alla firma dell’accordo definitivo sull’ammodernamento in metrotranvia.


Tutti riconoscono a Maran i meriti per aver creduto nella linea, investendo i soldi, ma ora la sua strategia non è più condivisa.
Cattaneo chiede garanzie immediate anche sulla seconda tranche, indipendentemente dall’accordo sulla Metrotranvia, anzi sostiene che senza questa garanzia è necessaria per la sua firma all’accordo sul progettone, perché non è disponibile a parlare di futuro se non viene garantito il presente.


Maran insiste, vuole che tutti gli enti garantiscano le risorse economiche inserendo l’investimento nei programmi triennali delle opere pubbliche.
 Io intervengo chiedendo che ATM inizi subito i lavori così da rientrare nelle condizioni garantite all’USTIF nel mese di febbraio, cioè finire la prima tranche dei lavori entro giugno, così che l’USTIF rinnovi entro qualche giorno, la deroga.


ATM rispondeva che l’USTIF non è più sicura delle condizioni verificate a febbraio, perché nel frattempo la condizione della linea è ulteriormente peggiorata, e mostrano una nota in cui viene scritto che le rotaie sono marce.


Il sig. Rota chiede che non si “eccitino” gli animi degli utenti, che è sbagliato.
Cattaneo e De Nicola invece hanno incassato il colpo delle proteste e si lamentano del danno di immagine e delle tante mail offensive che gli sono giunte. 
Comunque l’impressione generale è che ATM sia d’ostacolo alla trattativa.


Alla fine si definisce che i lavori inizino entro 7 giorni con la prospettiva di terminarli entro giugno, ma forse anche prima.
Su mia proposta chiedo una eventuale deroga da richiedere all’USTIF per il 2 e 3 giugno, quando si muoverà verso Milano oltre 1 milione di pellegrini.
La proposta piace a Cattaneo (lo sapevo) che la fa sua e la inserisce nell’accordo.
Il resto però è rimandato tra 7 giorni (non vi diec nulla?) cioè a mercoledì 23 maggio ore 17.00 in Regione, per accordo su progettone.
 

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