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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sacerdoti, finti poliziotti o falsi tecnici: decine di truffe in Brianza. I consigli dei carabinieri

"Non esitare a comporre il 112 in caso di dubbio" ribadiscono dai comandi dell'Arma del territorio. In una mattinata a Meda messi a segno due raggiri

Finti tecnici del gas o dell'acqua, falsi poliziotti o rappresentanti delle forze dell'ordine e perfino impostori "travestiti" da sacerdoti. I volti dei truffatori in Brianza sono tanti e purtroppo cresce anche il numero delle segnalazioni di tentati raggiri o vere e proprie truffe messe a segno. Per questo motivo i carabinieri del comando provinciale di Monza hanno diffuso alcuni consigli per evitare spiacevoli incontri con malintenzionati.

Truffe in Brianza, cresce il numero delle segnalazioni

Nelle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni di raggiri e truffe tentate nei confronti di anziani e persone sole in casa. Fortunatamente, in molti casi i truffatori non sono riusciti nel loro intento, per l'intervento di un familiare o per la reazione della vittima, che ha chiuso la porta di casa e ha telefonato al 112. In qualche caso i delinquenti sono riusciti comunque a derubare la vittima, impossessandosi del denaro o dei gioielli trovati in casa.

Truffe in Brianza: le tecniche utilizzate

Tecnici addetti al controllo dell'acqua o della corrente elettrica o ancora un incaricato di qualche società di fornitura con il compito di controllare l'impianto domestico. O ancora finti rappresentanti delle forze dell'ordine che suonano il campanello magari sfoggiando qualche pettorina ambigua o finti uomini di Chiesa. Queste, sulla base delle testimonianze raccolte, le principali tecniche utilizzate dai truffatori.

Due truffe in una sola mattinata a Meda

Proprio nei giorni scorsi, a Meda, si sono verificati due episodi di truffa ai danni di anziani. Un uomo, fingendo di essere un tecnico dell’acqua ha chiesto ad un 81enne, solo in casa, di poter entrare. Poi, con la scusa di effettuare un controllo, ha invitato l’anziano a riporre oro e oggetti di valore in disparte. A quel punto, approfittando di un momento di distrazione della vittima, si è impossessato del bottino, allontanandosi di corsa per raggiungere un complice che lo attendeva in auto poco lontano. Un altro caso ha visto coinvolta una donna 77enne, che rincasava in bicicletta quando è stata avvicinata da due persone, che si sono dichiarate appartenenti alle Forze dell'Ordine, in borghese. I due le hanno chiesto di entrare nell'abitazione per accertare se si fosse verificato un furto con scasso alla cassaforte. La donna, ingannata, ha consegnato ai malintenzionati la chiave della cassetta di sicurezza. Dopo essersi impossessati di numerosi gioielli e di circa duemila euro in contanti, gli individui si sono dati alla fuga. I carabinieri indagano per rintracciare i responsabili dell'accaduto e non si esclude possano essere gli stessi in entrambi i casi.

Truffe, alcuni consigli

I carabinieri rinnovano la raccomandazione alla massima prudenza nell'aprire la porta agli sconosciuti, specialmente se si è soli in casa. Meglio ricorrere all'assistenza di un familiare, se possibile, e comunque non esitare a comporre il 112 in caso di dubbio. Anche le società che erogano servizi e gli operatori presenti sul libero mercato, che si avvalgono della collaborazione di agenti "porta a porta", confermano che il personale deve essere munito di tesserino di riconoscimento e in nessun caso è autorizzato a riscuotere o restituire somme di denaro a domicilio. È tuttavia necessario adottare sempre alcune precauzioni, indispensabili per non cadere in questi raggiri: non fidarsi delle apparenze, evitando di aprire agli sconosciuti ed allertando il 112 in ogni caso sospetto.

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