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Escrementi, puzza e 60 tra uccelli e galline: la casa di Monza trasformata in pollaio abusivo

La segnalazione è arrivata da un condominio dove erano stati notati movimenti sospetti. La polizia ha denunciato un 45enne. I volatili - 60 capi in tutto - sono stati consegnati all'Enpa

Un appartamento monzese trasformato in un allevamento abusivo con volatili, galline e polli venduti per essere mangiati. Questa la scoperta fatta dalla polizia di Stato dopo la segnalazione giunta da un uomo che aveva notato movimenti sospetti con un viavai di scatoloni da un'abitazione del suo condominio. Qui, come accertato poi dagli agenti della questura, un 45enne originario dello Sri Lanka aveva messo in piedi un allevamento abusivo di volatili e pollame che acquistava da una fattoria della bergamasca e rivendeva ai connazionali perchè finissero in pentola e poi nei piatti. Un commercio abusivo e illegale, in spregio alle norme sul benessere degli animali e di sicurezza igienico-sanitaria, in attesa - a suo dire - di trovare un'altra occupazione.

La scoperta

La segnalazione è pervenuta agli uffici della questura nella mattinata di lunedì 5 giugno. Un condomino aveva notato un movimento sospetto di alcuni uomini affaccendati a trasportare, all’interno di un appartamento sito al piano terra del suo palazzo, diversi scatoloni. E da quelle scatole i poliziotti, giunti sul posto, hanno sentito provenire cinguettii di uccelli. Dentro c’erano circa 20 volatili, tra quaglie e galli: in una scatola 10 quaglie, in un’altra scatola 2 galli ed in un’altra ancora 8 polli. L’uomo, un 54enne dello Sri Lanka, riferiva di averli appena acquistati da un suo connazionale per la cifra di 51 euro.

E così dentro l'appartamento i poliziotti hanno scoperto un vero e proprio allevamento illegale di capi di pollame, trovando altre decine di volatili tra polli, galline e quaglie, tutti rinchiusi in scatole di cartone. Dall'abitazione proveniva un cattivo odore di sterco dovuto agli escrementi dei volatili che saturava ogni stanza dell’appartamento, diffondendosi anche sul pianerottolo dello stabile, accertando come l’inquilino, un 45enne cittadino italiano di origine srilankese, avesse realizzato un vero e proprio allevamento con compravendita di pollame vivo in casa.

In totale, all’interno dell’appartamento, sono stati trovati altri 39 esemplari, suddivisi in 5 scatole di imballaggio diverse, tutte assolutamente prive di qualsiasi requisito che possa garantire benessere agli animali, contenenti rispettivamente: una scatola 10 quaglie, un’altra 10 polli, una 8 galline, un’altra scatola con altre 8 galline ed infine una scatola con 3 polli.

I poliziotti riscontrata così l’attività commerciale abusiva di vendita di animali vivi tipo pollame, peraltro esercitata in un’abitazione in violazione delle norme igienico-sanitarie oltre che in condizione di maltrattamento degli animali, hanno fatto intervenire sul posto l’ATS veterinaria di Besana Brianza che ha inviato il personale addetto che ha preso in carico i 60 volatili consegnandoli all’ENPA.

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