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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Usmate Velate

Usmate, lavoratori (anche minorenni) sfruttati e picchiati nel "campo-prigione": tre arresti

Le indagini che hanno portato alla scoperta dell'attività abusiva di smaltimento e rivendita di pallet in un campo brianzolo sono partite dalla denuncia di due lavoratori sfruttati e mai pagati che erano riusciti a fuggire

Un campo agricolo trasformato in un’azienda abusiva di smaltimento, recupero e rivendita di pallet con i lavoratori sfruttati e in alcuni casi minacciati e sottoposti a violenze. Tra di loro anche dei minorenni. Una “fabbrica degli orrori" quella scoperta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brescia a Usmate Velate, con il supporto dei militari dell’Arma di Monza e del Nucleo Ispettorato del Lavoro.

Tre uomini sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e sono accusati di avere reclutato, assunto e impiegato lavoratori sia maggiorenni che minorenni, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno poiché tutti provenienti da regioni povere della Romania.

La denuncia dei lavoratori mai pagati e le indagini

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza ha portato al fermo di tre uomini di origine romena di 50, 26 e 24 anni. I tre uomini si trovano ora in carcere dove dovranno rispondere in concorso del reato pluri-aggravato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”. Il gruppo di fatto gestiva l’attività messa in piedi abusivamente in un campo agricolo situato in una zona industriale di Usmate Velate dove veniva svolta attività di raccolta, smaltimento, assemblaggio, recupero e rivendita di “pallet”.

A far scattare le indagini è stata la denuncia di due giovani lavoratori romeni, uno dei quali minorenne, reclutati dal paese di origine e costretti a lavorare incessantemente senza retribuzione, sotto minaccia e violenza fisica. I due, grazie all’appoggio di un connazionale, a luglio 2020 si sono presentati presso la caserma dei Carabinieri di Piazza Brusato a Brescia. Dietro l’attività è emersa una vera e propria rete organizzata con soggetti che si occupavano del reclutamento del personale, dell’organizzazione dei “viaggi della speranza” che dalla Romania portavano i lavoratori in Brianza e infine ne organizzavano l’attività nella rivendita abusiva di Usmate. Per i lavori non erano previste pause, nessun riposo e una retribuzione che non era commisurata all’orario di lavoro.

Il blitz a Usmate e l'arresto

Durante la perquisizione effettuata dai carabinieri nell’area con il supporto dei militari del Comando Provinciale di Monza Brianza e dei reparti speciali dell’Arma quali il Nucleo CC Ispettorato del Lavoro di Brescia, il Nucleo Operativo del Gruppo CC Tutela del Lavoro di Milano, il Nucleo CC Antisofisticazioni e Sanità di Milano e il Nucleo CC Cinofili di Casatenovo (LC), oltre che di personale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza - sono state accertate le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui erano costretti a lavorare ben 13 uomini e donne romeni, tutti giovanissimi e quattro dei quali minorenni, oltre alle degradanti condizioni psico-fisiche in cui versavano, costantemente controllati, sorvegliati e talvolta vittime di minacce e violenza fisica. Ora i lavoratori sono tornati “liberi” grazie all’intervento dell’Arma e i minorenni sono stati affidati a parenti o ai servizi sociali. Nel corso delle attività sono state accertate violazioni amministrative a carico dei tre fermati per un totale di 163.650 euro e l’intera area è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti.

Il "campo-prigione" a Usmate Velate - Video

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