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Cronaca

Caos vaccini al San Gerardo, anziani mandati a casa: "Non erano state scongelate le dosi"

Il fatto è accaduto lunedì 29 marzo all'ospedale di Monza. Anziani in fila per ore, persone assembrate, e nervi a fior di pelle. Il caso finisce in rete

Anziani in fila per oltre tre ore, altri sono stati mandati a casa perché i vaccini non erano stati scongelati, nervi a fior di pelle in corsia con utenti che gridavano e operatori che cercavano di calmarli, gente accalcata che non rispettava le distanze. Questa la scena di esasperazione che è stata filmata da un accompagnatore e il video poi  inviato al consigliere comunale Paolo Piffer che lo ha pubblicato sul suo profilo Facebook.

La registrazione racconta quanto accaduto lunedì 29 marzo, intorno alle 18.30, all’ospedale San Gerardo di Monza. Un figlio accompagna il padre ultra ottantenne per sottoporsi alla vaccinazione e si trova di fronte a una scena di caos. Decide quindi di riprendere quanto stava succedendo e di informare il capogruppo di Civicamente.

“Il ragazzo mi ha spiegato che gli anziani hanno dovuto attendere oltre tre ore prima di sottoporsi alla vaccinazione – racconta Paolo Piffer a MonzaToday -. Alcuni invece sono stati mandati direttamente a casa. Infatti erano state convocate più persone rispetto al numero dei vaccini scongelati. Il caos totale: c’era gente che non sapeva dove andare”. Nessuna accusa contro medici e infermieri che da settimane sono impegnati in prima linea nella campagna vaccinale. “Non c’è assolutamente alcuna polemica nei loro confronti: anche loro sono esasperati e stremati – precisa -. Bisogna però riorganizzare il sistema. Non vogliamo più assistere a situazioni come quella vista lunedì sera all’ospedale San Gerardo”.

Il consigliere di minoranza porterà il problema anche in consiglio comunale. Nel frattempo lancia un messaggio al sindaco Dario Allevi affinché si faccia portavoce del disagio in Regione Lombardia. “Il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini – conclude Piffer -. È necessaria l’organizzazione, bisogna far vaccinare chi ne ha diritto in piena sicurezza. Non possiamo più assistere a quei pericolosi assembramenti filmati nel video”.

La replica: "Ci scusiamo perqueste temporanee difficoltà"

"Ieri, lunedì 29 marzo, è stata una giornata particolare legata all’apertura delle linee vaccinali con vaccini differenti, Astrazeneca, Pfizer e Moderna. I tre vaccini hanno indicazioni diverse e la procedura di accettazione, a seconda del vaccino che viene inoculato, è risultata più complicata. Come si vede dal video infatti, i problemi si sono verificati solo nella fase di accettazione dei pazienti, in quella di anamnesi e vaccinazione i pazienti erano correttamente gestiti. Da qualche giorno poi gli appuntamenti sono concentrati dalle 14 alle 18 invece che spalmati nell’arco delle 12 ore di apertura del servizio" spiegano dalla Asst di Monza.

"Purtroppo oltre a queste difficoltà si sta registrando anche la presenza di più accompagnatori per ogni anziano. Per far fronte alla situazione stiamo agendo su diversi fronti considerando che giornalmente vacciniamo circa 1300 persone e quindi, con un tale volume, è possibile, sporadicamente che avvengano difficoltà: stiamo distribuendo in maniera più uniforme durante la giornata gli appuntamenti; abbiamo creato due separati punti di accesso all’ospedale Nuovo per la parte di accettazione riducendo così il rischio di assembramenti. Ora che sono state ultimate le vaccinazioni agli insegnanti abbiamo in programma di effettuare presso l’ospedale vecchio parte della programmazione degli over 80 riducendo distribuendo ancora meglio i carichi ed i flussi".

"Ci scusiamo per queste temporanee difficoltà, pronti ad intervenire per migliorare il servizio offerto ai nostri cittadini" conclude la nota della Asst di Monza.

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