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Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie, un caso al San Gerardo

A darne notizia è stata la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti: si tratta di un paziente italiano, visitato nell'ospedale monzese nei giorni scorsi e ora in quarantena

Il laboratorio di virologia dell'ospedale San Matteo di Pavia ha diagnosticato due casi di vaiolo delle scimmie. E uno dei due pazienti è un cittadino italiano che nei giorni scorsi era stato visitato all'ospedale San Gerardo di Monza. A darne notizia, domenica, è stata la vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti.

"Si tratta di un paziente italiano visitato al San Gerardo di Monza, che è stato dimesso ed è tornato al suo domicilio dove osserva il periodo di quarantena e di un turista straniero alloggiato in un albergo, per il quale per questioni epidemiologiche si è preferito il ricovero presso il Policlinico di Milano. Entrambi i pazienti sono in buone condizioni e vengono seguiti dal personale sanitario" si legge nella nota diffusa.

Nei giorni scorsi all'ospedale Sacco di Milano era stato isolato il virus responsabile del vaiolo delle scimmie. "Un importante risultato per la ricerca scientifica", aveva commentato Moratti. Il 'monkeypoxvirus', responsabile dell'epidemia da vaiolo delle scimmie attualmente presente in Europa, è stato isolato al laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale milanese.

"Sarà possibile - aveva spiegato Moratti - saggiare l'attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l'infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo".

Cos'è il vaiolo delle scimmie

"Il vaiolo delle scimmie è una 'zoonosi silvestre' che può comportare infezioni umane accidentali, che di solito si verificano sporadicamente nelle parti boscose dell'Africa centrale e occidentale. È causato dal virus del vaiolo delle scimmie che appartiene alla famiglia degli orthopoxvirus. - aveva informato la dg Welfare lombarda in una nota -. Può essere trasmesso per contatto e per esposizione alle goccioline. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni".

La malattia è spesso autolimitante con sintomi, aveva specificato Palazzo Lombardia, "che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni. I sintomi possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere molto pruriginose o dolorose". "Il serbatoio animale del virus rimane sconosciuto, anche se è probabile che sia tra i roditori. Fattori di rischio noti sono il contatto con animali vivi e morti e la caccia e il consumo di selvaggina. Storicamente, la vaccinazione contro il vaiolo - hanno concluso dalla regione - ha dimostrato di essere protettiva contro il vaiolo delle scimmie". 

Nessuna emergenza

In regione non esiste alcuna emergenza vaiolo delle scimmie. “La regione Lombardia ha attivato tutte le procedure necessarie per tenere il vaiolo delle scimmie sotto controllo - aveva sottolineato Moratti nei giorni scorsi -. Quindi stiamo agendo dalla segnalazione che i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta fanno sui casi, all’isolamento, alla modalità di tracciamento. È una patologia - aveva rimarcato la vicepresidente - assolutamente sotto controllo". 

"Non ci si deve far prendere da alcun tipo di preoccupazione", aveva rimarcato anche il presidente lombardo Attilio Fontana, chiarendo però che "bisogna cercare di autodenunciarsi nel momento in cui si hanno dei sintomi in modo da essere messi in isolamento. Questa è l'unica precauzione che va rispettata". 

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